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CANTONECivica, è scontro: «State danneggiando gli insegnanti»

12.09.17 - 17:55
Dura presa di posizione del Collegio dei direttori delle scuole medie superiori in risposta alle accuse mosse dello schieramento favorevole all'iniziativa "Educhiamo i giovani alla cittadinanza"
Ti Press
Civica, è scontro: «State danneggiando gli insegnanti»
Dura presa di posizione del Collegio dei direttori delle scuole medie superiori in risposta alle accuse mosse dello schieramento favorevole all'iniziativa "Educhiamo i giovani alla cittadinanza"

 

BELLINZONA - Il Collegio dei direttori delle scuole medie superiori del Cantone Ticino prende posizione e stigmatizza gli attacchi mossi contro la scuola in queste settimane che precedono la votazione cantonale del 24 settembre, che ha per oggetto la modifica dell’articolo 23a del capitolo VI della Legge sulla Scuola.

«Il Collegio ritiene in particolare inaccettabile il deterioramento dei toni del dibattito politico, volto a danneggiare l'immagine della categoria del corpo insegnante e delle direzioni degli istituti scolastici: i primi accusati di non svolgere il loro lavoro, le seconde di parzialità, se non addirittura di faziosità», si legge nel comunicato.

Nella missiva firmata dal presidente Fulvio Cavallini, si legge poi che «dichiarazioni alla stampa generiche, gratuite e non verificate hanno l’effetto di ledere l’immagine della scuola pubblica mettendo a repentaglio il clima di fiducia reciproca e di serena collaborazione tra studenti, famiglie e docenti. Esse costituiscono di fatto un’istigazione alla denigrazione dell’istituzione scolastica nel suo insieme e un esempio maldestro e maleducato di quell’educazione alla cittadinanza che i promotori dell’iniziativa in votazione intenderebbero veicolare nella scuola ticinese».

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COMMENTI
 

lm 6 anni fa su tio
Quelli che predicano l'educazione alla cittadinanza non sono forse gli stessi che dalle colonne del loro organo di stampa domenicale definiscono e chiamano i Consiglieri federali "7 bambela" e il CdS del Canton Ticino "Governicchio"? Non sono forse quelli che sentenziano che nella Nazionale di calcio ci sono troppi "negri"? E questi signori, che si ergono a paladini dell'insegnamento della Civica a scuola, sarebbero il baluardo dell'educazione alla cittadinanza? Suvvia, un po' di coerenza e di amor proprio...

MIM 6 anni fa su tio
Quindi? La loro posizione non la dicono? Che senso ha un comunicato del genere? Sono forse intoccabili e sopra le parti? Si sentono superiori? Da che parte stanno per la votazione? Li capisco sempre meno, perché sembrano sempre più una casta di intoccabili. Scendete dal piedistallo e discutete anche voi come tutti i comuni mortali.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
la loro opinione é stata largamente diffusa in precedenza. mi pare che i docenti siano i primi (giustamente) ad avere un'opinione chiara e limpida su questo argomento perché lo stanno trattando da anni. "ufeléé, fa 'l to mesctéé".

sedelin 6 anni fa su tio
sottoscrivo quanto espresso nell'articolo. l'insegnamento della civica ESISTE già, basta leggere i programmi emanati dal cantone. la civica é inserita nell'insegnamento di storia perché le due materie sono strettamente legate e inscindibili. separarle sarebbe come scrivere un testo senza i verbi.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Secondo me è impossibile separare la civica dalla storia. Credo che per arrivare a comprendere come funziona il nostro paese sia indispensabile anche andare a vedere tutto il percorso che è stato fatto per arrivare fino ad oggi. Per comprendere la civica svizzera va studiata anche la storia svizzera. La civica odierna è il capitolo finale, la meta a cui si arriva in un percorso fatto a tappe, che parte dai primi ominidi e culmina con la struttura del nostro stato moderno. Da questo punto di vista la scuola dell'obbligo fa il suo dovere. Il dovere degli allievi invece è quello di imparare e dubito fortemente che separando le due materie cambierebbe qualcosa, anzi. Immaginate se intervistassero i ragazzi domandandogli di individuare in una frase, che so, il complemento di specificazione. I risultati saranno sicuramente simili a quelli apparsi su questo giornale pochi giorni fa. E allora cosa si fa, si separa analisi del testo da italiano? È l'italiano che è insegnato poco o male o è l'alunno che non si interessa e non assorbe l'argomento? Una caratteristica del nostro sistema politico-sociale è che non si può obbligare la gente a interessarsi a qualcosa. Siamo un paese libero. Il dovere della scuola è istruire alla civica e lo sta già facendo. Tutti noi a scuola abbiamo visto cose come la separazione dei poteri, la struttura del governo, camera alta e camera bassa, ecc. Se alla fine uno si ricorda poco o niente (come ha ammesso un politico del comitato per il "si", di cui non ricordo il nome), la colpa è soltanto sua. In merito all'articolo invece posso solo sperare che quella dei promotori del "si" sia semplicemente una strategia: se riescono a mostrare quanto persino i politici siano asini su questo argomento, allora non si può non domandarsi se la civica sia insegnata correttamente. Io preferisco quasi pensarlo, perché l'alternativa è troppo desolante...

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
Le materie scolastiche non sono a compartimento stagno. E' chiaro che si intersecano, ma non sono indiscindibili. Mi pare ovvio che per la civica bisogna fare riferimento al passato per capire il presente, come mi pare ovvio che bisogna imparare l'italiano per capire un testo di storia, o fare matematica se si vuole proseguire con gli studi in chimica (tanto per fare degli esempi). La civica è una materia che non necessita di chissà quante ore alla settimana, e le lezioni di storia possono continuare così come sono: gli incroci tra le due materie saranno ovvie.

YouAreWhatWeEat 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Le basi di civica odierna necessitano poche ore ed è per questo che è perfettamente sensato che siano incluse nel programma di storia. Che le materie si intersecano è vero, civica con storia è il migliore esempio. Gli incroci invece non sono per niente ovvi. Come se nello stesso anno si insegni trigonometria e tabellina del due... Alle elementari insegnano principalmente italiano e matematica perché senza queste basi non si è in grado di studiare poi storia o chimica. Invece quello che vorrebbero fare è far studiare una materia a dei ragazzi che ancora non hanno le basi necessarie per comprenderla a pieno. Se devi spiegare ai ragazzi che si deve votare bisogna per forza di cose spiegargli, oltre al come e al quando, anche i perché, se si vuole dare un'informazione completa e coerente ci sono delle tappe che vanno rispettate. Indovina un po' in quale campo bisogna andare per studiare i "perché"?

Lonely Cat 6 anni fa su tio
I socialisti sono contro l’insegnamento della civica ma vorrebbero dare il voto anche ai neonati. Traducendo significa: Noi vogliamo che voi votiate, ma vogliamo anche che lo facciate da perfetti ignoranti.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Non ho mai sentito che i socialisti siano contrari all'insegnamento della civica ed è chi vuole separare la civica dalla storia che vuole che i giovani votino da perfetti ignoranti, senza conoscere il contesto storico ed il percorso che ha portato all'assetto odierno. Solo la conoscenza dei fattori sopra indicati permetterà loro di riconoscere il valore della democrazia e del federalismo e di evitare errori che potrebbero comprometterla.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
questa si chiama DISINFORMAZIONE. infatti non é vero che i socialisti sono contro l'insegnamento della civica; ci sono diversi partiti, compresi i socialisti, professori e docenti di qualsiasi partito, magistrati, avvocati e cittadini comuni che hanno a cuore l'insegnamento della civica NEL CONTESTO DELLE LEZIONI DI STORIA (come già avviene, basta guardare i programmi emanati dal cantone). se poi tu hai un astio di principio contro i socialisti significa che di civica capisci ben poco e la tua opinione su questo tema vale 0 (null).

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Già, lo vediamo proprio quanto insegnano la civica ai giovani! Diciamo piuttosto che la creazione di una materia a sé stante imporrebbe il suo insegnamento per davvero. Invece adesso, quello che i docenti chiamano insegnamento della civica, è solo indottrinamento ideologico di sinistra.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
ma vai farti curare, ché hai le manie di persecuzione!

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
La storia ha fatto sì che le regole cambiassero e il cambiamento delle regole ha fatto sì che la storia cambiasse, per cui è tutto legato. Le regole del gioco sono semplici e non richiedono una materia dedicata, ma è proprio il primo firmatario dell'iniziativa a non conoscerle, mostrando inoltre di non avere un minimo di senso civico, tentando di forzare la mano con un'inserzione a pagamento. E guarda caso... E' stato un UDC vallesano ad essere arrestato a giugno per frode fiscale...

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Come detto, per giocare a scacchi ti basta conoscere le regole in vigore, poco importa quante volte sono cambiate e perché. Le regole sono tanto semplici quanto importanti, perché si tratta di un gioco che decide il destino di tutti, ma a quanto pare non le conosce nessuno tra i giovani. Quindi è bene che le imparino, e direi che 2 ore al mese sono un impegno più che adeguato. La paura che ha la sinistra di questa cosetta così semplice da attuare, ma così importante, è imbarazzante e molto significativa.

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Dici bene, tanta teoria e tano pararlare ma alla prova dei fatti i nostri giovani non conoscono le basi della civica, quindi i docenti dovrebbero farsi un'esamino di coscienza ed ammettere che il loro insegnamento é stato fallimentare. Ai miei tempi c'era la lezione di civica con tanto di nozionismo da una parte e discussione in classe su come si potevano mettere in pratica questi poteri, ne venivano fuori lezioni interessanti, per me tra le ore piu belle passate a scuola. Ora mi pare di capire che tutto cio' non esiste piu e quel che piu fa arrabbiare é che la sinistra con tutta la casta dei docenti si arroga il diritto di fare muro, speriamo che il popolo ticinese indichi chiaramente che il tempo per questi fondamentali sia reintrodotto con convinzione a beneficio dei nostri futuri cittadini.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Che non le conosce nessuno lo dici tu. I miei figli le conoscono, a scuola ne hanno parlato a più livelli, hanno assistito ad una seduta del Gran Consiglio e hanno fatto una visita guidata alle Orsoline. Ci sono poi altre iniziative utili ad iniziare i giovani alla politica, la politica con la P maiuscola, non quella delle beghe di partito, ad esempio il parlamento dei giovani. Il controprogetto è stato proposto dal GC, nel quale la sinistra è una piccola minoranza, mentre temo che sia il primo firmatario dell'iniziativa, noto liberista, ad avere qualche problema con il nostro sistema democratico.

gabola 6 anni fa su tio
Dopo le interviste ai liceali ieri sera sempre piu convinto che per la fabbrica di disoccupati sia ora di mettere degli esami d'ammisione(e un eta massima) con un massimo di 2 anni ripetibili,magari con tutti i non ammessi riusciamo a diminuire i frontalieri nei cantieri e nei campi

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a gabola
Da quest'anno al liceo nel primo triennio si può ripetere una sola volta la classe. 

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a gabola
Chi dice che è una fabbrica di disoccupati? Inoltre sono finiti i tempi dei frontalieri nei cantieri e nei campi, oggi arrivano laureati...

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Ha poca importanza che oggi arrivano i laureati: il disastro è che arrivano laureati che costano la metà dei nostri. E questa situazione non cambierà di certo nel futuro prossimo !

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Nicklugano
Vero. E ricordo benissimo anche che proprio Siccardi, qualche anno fà, durante un dibattito politico alla TSI, dichiarò che se si trovasse a scegliere tra un ingegnere Svizzero ed un frontaliere avrebbe scelto quest'ultimo perché costa meno.
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