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Il comitato “uniti in difesa del servizio postale” lamenta la non-risposta di Doris Leuthard a una richiesta d’incontro
LUGANO - «Il 1° agosto lei terrà un discorso commemorativo a Lugano. In occasione di questo evento una nostra delegazione avrebbe piacere di poterle consegnare un “piccolo corno svizzero” che come la Posta è un valore nazionale e che vuole simbolicamente richiamare il Consiglio federale, il Parlamento e la Posta stessa a prestare finalmente attenzione al volere della popolazione». Con queste parole il comitato “uniti in difesa del servizio postale” si era rivolto a Doris Leuthard con l’obiettivo di poterla incontrare. Una risposta alla lettera del 21 luglio non è mai stata ricevuta.
Il comitato chiede ora di adottare una moratoria, in particolare «di sospendere immediatamente la chiusura degli uffici postali in attesa di una nuova legge sulla Posta che deve essere adottata dopo una vasta consultazione di tutte le parti interessate».
Il comitato «auspica infine che il Consiglio degli Stati si esprimerà per una moratoria sulle chiusure degli uffici postali e per cambiare l’attuale legge sulla Posta», «rivedendo la sua posizione» e «sospendendo questo progetto insensato».
