I Verdi del Ticino prendono posizione «sull’odissea in loop» che coinvolge lo scalo luganese. La zona andrebbe riconvertita
LUGANO - I Verdi del Ticino «stufi dei continui tentativi di rilancio dell'aeroporto di Lugano-Agno», hanno deciso di prendere posizione denunciando «un problema che va avanti da decenni».
«L’aeroporto è diventato il giocattolino esclusivo di una città che purtroppo deve ancora decidere cosa farà da grande, il dado è tratto è bisogna avere il coraggio di riconoscerlo. Riconoscere il problema è il primo passo per poterlo risolvere. Fino ad oggi non è stato fatto nemmeno questo primo serio passaggio», si legge nel comunicato.
Secondo il partito, sono infatti stati spesi troppi soldi pubblici. Lo scalo, anche in considerazione dell’arrivo di AlpTransit «che lo fa diventare poco conveniente dal punto di vista finanziario e del tempo (dal 2020 da Lugano a Zurigo ci vorranno due ore di viaggio)», andrebbe dunque chiuso e la zona riconvertita a servizio della comunità.