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BELLINZONABaristi-spacciatori in tre locali bellinzonesi

27.07.17 - 07:46
Cocaina sottobanco nella movida. La polizia: «Fenomeno circoscritto». Il lavoro di Radix sul campo
Baristi-spacciatori in tre locali bellinzonesi
Cocaina sottobanco nella movida. La polizia: «Fenomeno circoscritto». Il lavoro di Radix sul campo

BELLINZONA - Cocktail, aperitivo e una spruzzata di polvere bianca. Venduta direttamente nel retrobottega, o nel bagno del personale. Il mercato della coca è secondo solo a quello della marijuana in Ticino, i sequestri al confine sono in aumento (dai 5 kg del 2016 a 24 nei primi sei mesi di quest'anno). Ma anche le “piazze” di spaccio si diversificano. Non più (solo) luoghi loschi o di passaggio: i consumatori di stupefacenti ormai possono procurarsi le sostanze comodamente seduti al bancone di un bar. Dalle mani dei venditori che, magari, sono gli stessi dipendenti del locale.

Baristi spacciatori - È quello che succede in almeno tre esercizi pubblici della capitale, secondo informazioni raccolte da tio.ch/20minuti e confermate dalla Polizia comunale bellinzonese. A gestire lo spaccio due 30enni, un cittadino italiano e una svizzera, entrambi alle dipendenze della medesima società. A rotazione, oltre a occuparsi della gestione dei bar, procurerebbero ai clienti piccoli quantitativi di sostanza sul luogo di lavoro.

«Fenomeno circoscritto» - «Cocaina? Basta entrare e chiedere» conferma un cliente abituale. I prezzi si aggirano sui 100 franchi al grammo. «Il fenomeno dello spaccio negli esercizi pubblici non è diffuso ma circoscritto a delle situazioni puntuali, su cui siamo già intervenuti e che teniamo d'occhio» assicura il comandante Ivano Beltraminelli.

«I locali sono attenti al problema» - Secondo Guido De Angeli, operatore di Radix responsabile della campagna danno.ch, la maggior parte degli esercenti «sono tuttavia sensibili al problema e fanno di tutto per arginare questi fenomeni». L'associazione da anni si occupa di sensibilizzare i giovani fuori dai locali serali e nei concerti. «Ogni droga è associata a contesti particolari, persino ai generi musicali» spiega De Angeli. «Purtroppo le sostanze fanno parte ormai del divertimento. Quello che si può fare è combatterne la banalizzazione, raccontando i rischi».  

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Siccome c'è chi la consuma, c'è bisogno di qualcuno che la spacci e qualcuno che la produca....peccato che questo (suppongo) non indifferente giro d'affari....avvenga allo "scuro" da qualsiasi imposizione.....Ma allora, non sarebbe finanziariamente (e fiscalmente) più ragionevole autorizzare la vendita (+ IVA) e tassare i relativi redditi da commercio ?? Last but not least: i premi CM dei consumatori.....almeno il triplo...

sedelin 6 anni fa su tio
"Cocktail, aperitivo e una spruzzata di polvere bianca." per chiarezza: la polvere bianca non si spruzza da nessuna parte, si sniffa come il tabacco dei vecchi tempi. il fenomeno dell'uso di cocaina non é per niente circoscritto, anzi é una piaga preoccupante. le analisi delle acque del lago di lugano (e anche di altri) dimostrano che questa droga si é diffusa ampiamente. ne consumano tranquillamente anche medici, banchieri e persone insospettabili, da anni!

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Guarda che l'espressione "una srpuzza di polvere bianca" era sicuramente un modo di dire, relativo a come si preparano cocktail e apertivi. Su dai,un po' di elasticità :-)

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
praticamente secondo te, il modo di dire non differisce dalla preparazione. ciao "elastico".

gabola 6 anni fa su tio
Per fortuna chiudono alle 22....
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