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CANTONEPrimo tassello per il centro di addestramento e Poligono di tiro del Monte Ceneri

17.07.17 - 08:49
Il nuovo impianto permette di risanare diverse situazioni di conflitto ambientale provocate da altri poligoni
tipress (archivio)
Primo tassello per il centro di addestramento e Poligono di tiro del Monte Ceneri
Il nuovo impianto permette di risanare diverse situazioni di conflitto ambientale provocate da altri poligoni

BELLINZONA - Nella sua seduta dell'11 luglio il Consiglio di Stato ha adottato (ai sensi dell’art. 45 della Legge sullo sviluppo territoriale) il Piano di utilizzazione cantonale (PUC) che pone le basi per la realizzazione del centro di addestramento e poligono di tiro al Monte Ceneri. Il PUC viene ora trasmesso al Gran Consiglio.

Il nuovo impianto, oltre ad assicurare l’adempimento dell’obbligo per il tiro fuori servizio militare, permette di risanare le situazioni di conflitto ambientale provocate dai poligoni di tiro della Ressiga a Canobbio-Porza (Nuovo Quartiere di Cornaredo), dei Saleggi a BellinzonaGiubiasco e di Origlio-Cureglia, che saranno in seguito messi fuori esercizio. In questo modo si potrà pertanto fornire una risposta concreta alle richieste di numerosi abitanti che oggi subiscono le immissioni di queste impianti. La struttura coperta – che si posizionerà dove ora sorge lo stand 300 metri della Piazza d’armi del Monte Ceneri – permetterà pure di concentrare le infrastrutture necessarie per l’istruzione e il tiro dei diversi corpi di sicurezza e delle diverse associazioni, nell’ottica di un loro sfruttamento efficiente e sinergico e di un uso parsimonioso del territorio.

Il PUC adottato è il risultato degli approfondimenti svolti per rispondere ad alcuni interrogativi e a specifiche richieste emerse a vari livelli nel corso della procedura di modifica della scheda V10 del Piano direttore cantonale dalla quale il PUC trae fondamento. Trattasi in particolare delle tematiche legate al volume di traffico generato, alle ripercussioni ambientali e territoriali (rumori, paesaggio, fauna, corsi d’acqua, foreste) e al costo dell’opera.

Le osservazioni presentate nell’ambito della fase di consultazione svoltasi a cavallo dei mesi di aprile e di maggio sono state esaminate dal Consiglio di Stato, alcune delle quali hanno potuto essere integrate nella messa a punto del PUC adottato, che viene ora trasmesso al Gran Consiglio per l’approvazione di sua competenza. Dopo l’approvazione da parte del Parlamento, il PUC verrà pubblicato ad opera del Dipartimento del territorio. Contro il suo contenuto potrà essere interposto ricorso al Tribunale cantonale amministrativo.

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