Cerca e trova immobili

MURALTO«Il Ticino non vuole la canapa light»

10.07.17 - 16:19
Luigi Casarico del "Lol shop" è stato denunciato per infrazione alla legge cantonale. Vendeva cannabidiolo senza autorizzazione. Ora vuole lanciare una raccolta firme
tipress
«Il Ticino non vuole la canapa light»
Luigi Casarico del "Lol shop" è stato denunciato per infrazione alla legge cantonale. Vendeva cannabidiolo senza autorizzazione. Ora vuole lanciare una raccolta firme

MURALTO - Luigi Casarico è furibondo, ma a gettare la spugna non ci sta. Il gerente del LoL shop, a Muralto, a inizio anno aveva cominciato a vendere canapa light nel suo negozio. Oggi ai microfoni di Radio Fiume Ticino ha raccontato le sue difficoltà: «Il Ticino non vuole la canapa light» ha dichiarato. Il commerciante è stato denunciato per infrazione alla legge cantonale L-can: avrebbe venduto del cannabidiolo senza la necessaria licenza. 

Il motivo della negata autorizzazione? Il fatto che il negozio è «vicino alla casa anziani e a un asilo». Per il negoziante si tratta tuttavia di «un paradosso». Il cosidetto Cbd (la canapa con meno dell'1% del principio attivo Thc) è legale in Svizzera, sottolinea Casarico: «Eppure di fatto il prodotto non può essere venduto in Ticino senza autorizzazione. Si tratta di una presa per i fondelli bella e buona». Alla Pretura penale di Bellinzona, dove è stato convocato settimana scorsa, il negoziante si è appellato ai giudici ricordando che «ci sono in ballo dei posti di lavoro». Non c'è stato nulla da fare. 

Ma per Casarico non è finita qui: il commerciante ha annunciato il lancio di una raccolta firme, per abrogare le restrizioni imposte dalla legge cantonale. Ne servono 7mila. La polemica è destinata a durare a lungo.   

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE