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ASCONAScalmanati ungheresi on the road - Da Budapest ad Ascona

24.06.17 - 11:23
Attila Suba, con la sua SoulFool Band, ha inondato la seconda serata del Festival con il suo swing
Jazz Ascona
Scalmanati ungheresi on the road - Da Budapest ad Ascona
Attila Suba, con la sua SoulFool Band, ha inondato la seconda serata del Festival con il suo swing

ASCONA - Il suo omonimo più conosciuto guidò gli Unni in un’itinerante conquista dell’Impero Romano. Attila Suba, invece, con la sua SoulFool Band ha intrapreso un viaggio in macchina di ben quindici ore - da Budapest ad Ascona - per poterci essere e inondare il festival di tutta la sua energia empatica. Una tribù errante anche la sua, ma che non porta distruzione. Le armi in dotazione del gruppo ungherese sono “solo” il buon umore e tanta voglia di agitarsi sui ritmi swing. Una doccia di tutta fretta e poi via sullo Stage Elvezia a dimenarsi.

Le rivisitazioni frizzanti e spregiudicate del repertorio di alcuni mostri sacri della black music - da Ray Charles a Louis Armstrong, passando per Otis Redding - hanno convinto il pubblico e coinvolto tutto il lungolago. Quel tocco di empatia in più l’ha messo lui, Attila Suba, che con i suoi balletti surreali ha rotto l’ultimo diaframma tra il palcoscenico e la platea. La band - stravolta ma felice al termine dell’esibizione - in un solo giorno si è bevuta le autostrade di mezza Europa ed ha rapito il pubblico di JazzAscona: solo per cuori forti!

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