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LUGANO«Paga o ti faccio perdere il permesso B»

19.06.17 - 08:40
Metodi aggressivi e intimidatori: alcune ditte d'incasso in Ticino non vanno per il sottile. La denuncia dell'associazione Sos Debiti e il caso di un 37enne macedone
«Paga o ti faccio perdere il permesso B»
Metodi aggressivi e intimidatori: alcune ditte d'incasso in Ticino non vanno per il sottile. La denuncia dell'associazione Sos Debiti e il caso di un 37enne macedone

LUGANO - Telefonate nel mezzo della notte. Sms intimidatori. Fino alla minaccia della revoca del permesso B. Gli insolventi cronici sono un problema in Ticino, ma spesso non hanno vita facile. Specie se finiscono nel mirino di spregiudicati "cacciatori di taglie". Sono diversi i casi di abusi da parte di ditte d'incasso «troppo aggressive» raccolti da Sos Debiti. L'associazione assiste le persone sovra-indebitate nel nostro Cantone: un numero sempre crescente, sono 24mila nel 2017 secondo l'Ufficio federale di statistica. «Difficilmente i nostri utenti arrivano a denunciare queste vere e proprie persecuzioni, in quanto si sentono in torto e in posizione debole. Non possono certo sostenere le spese di un avvocato» spiega la portavoce Simona Bernasconi. «Ma ne avrebbero tutte le ragioni». 

In particolare, l'associazione mette in luce una casistica non priva di risvolti "politici". «Gli operatori dei call center ricevono istruzioni precise, devono essere insistenti e intimidatori» continua Bernasconi. «Qualora la persona sia in possesso di un permesso B, ricevono disposizione di minacciarne il ritiro». Non si tratta di casi isolati, ma di una prassi trasversale utilizzata da diversi operatori. O paghi o ti segnaliamo all'Ufficio della Migrazione, è il ritornello. Anche per poche centinaia di franchi. Si tratta di un bluff: la legge sulla migrazione non prevede espulsioni per piccoli debiti privati. Ma è vero che il Cantone ha applicato un giro di vite ai permessi. «I call center ricorrono a queste pressioni psicologiche per un meccanismo perverso: spesso gli operatori sono pagati a provvigione e vengono attivamente istruiti a comportarsi così» conclude Bernasconi. 

Contattata da tio.ch/20minuti, la ditta d'incasso Luciani Sa tiene però a precisare che «non tutti agiscono in questo modo» e non ci sta a passare per il «lupo cattivo». La società di recente ha avvisato un insolvente incallito – un 37enne macedone residente nel Locarnese – che avrebbe proceduto a segnalarlo all'Ufficio permessi. Si tratta di un pluri-recidivo in assistenza con oltre 100mila franchi di debiti, precisano dall'azienda: «Lo abbiamo avvisato per iscritto e abbiamo fatto la segnalazione al Cantone» spiega il titolare Lino Luciani, che a sua volta racconta di essere stato «minacciato di ripercussioni fisiche» da parte del debitore. Anche la vita dei cacciatori di debiti, insomma, può non essere affatto tranquilla.   

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
Le ditte d'incasso made in Ticino? ah ah ah soprattutto indovinate chi vi lavora addentro e a capo di queste società legali sul filo del rasoio legale? Ho saputo che vi lavorano gente poco raccomandabile ma in Ticino va tutto bene!! Gliela farei pagare molto cara a sti personaggi squallidi che si arrogano il diritto di minacciare delle persone con permessi di lavoro e neppure vengono denunciati alla magistratura. Chiamare la POLIZIA CANTONALE é semplice da comporre cioé fare il 117 e se non bastasse chiamare chi di dovere.

Kama 6 anni fa su tio
il fatto che minaccino di togliere il permesso B fa presagire che i maggior debitori provengono da altri stati...io trovo più preoccupante questo che le minacce che subiscono queste persone, che sinceramente... alcuni penso se la cercano proprio quindi...

Arpac 6 anni fa su tio
È interessante vedere come il problema reale, ossia che qualcuno non paga i debiti, venga dirottato sull'illegittimità di enti di riscossione crediti. Se voglio credere a Ludwig17 che sembrerebbe saper bene di cosa parla, e che ringrazio per il contributo, mi chinerei piuttosto sulla problematica dell'erogazionecrediti troppo facili (laundering?) e a tassi percentuali imbarazzanti. Parliamo di normative per favore, di regolamentazione, e smettiamola per amor di consumismo di permettere ad un operaio generico (con rispetto) di comprare un divano da 10k dietro finanziamento. Detto questo, se hai un debito paghi. Non prendi 30k e poiscappi al paesello a far la casa per mammà.

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Arpac
Ludwig precisava , uno stato di diritto è le sue regole. Non si è espresso se pagare non pagare.

Barzellett 6 anni fa su tio
Risposta a Arpac
bravo! se gli fai perdere il permesso B poi si che va al paesello, e i soldi non li vedi più. ma per piase...

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a Barzellett
Il punto é che i crediti non vanno elargiti con questa facilità e a persone sovente inadempienti. Poi sai, se vuoi metterla in "caciara" dopo due bianchini va bene, per carità. Non é tuttavia un approccio serio al problema di fondo.

Barzellett 6 anni fa su tio
Risposta a Arpac
il problema di fondo è quello che poni tu, chi senza scrupoli elargisce crediti ecc. a tassi da strozzini, tanto poi si va a ricatti. non esimo di colpe chi accetta, ma non tutti crescono con i valori del "compra quel che puoi" purtropp.. e apprezzo più chi resta e cerca di rifondere, a quello che poi scappa

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a Barzellett
Non mai scritto il contrario. Sta di fatto ch quei soldi, a parer mio, non dovrebbe nemmeno riceverli. I "mini" crediti sono un cancro per la nostra società.

Barzellett 6 anni fa su tio
Risposta a Arpac
concordo

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Il mio commento é riferito sia all'articolo che al contributo di Ludwig. La vena critica voleva toccare principalmente l'articolo ovviamente.

Ludwig17 6 anni fa su tio
La stampa e le Istituzioni dovrebbero chiarire e dare pubblicità al fatto che le imprese di recupero crediti NON HANNO ALCUN POTERE di riscuotere coattivamente crediti. Solo l'Ufficio Esecuzione e fallimenti è l'unico Ente autorizzato, secondo la rigida procedura prevista dalla vigente LEF, a riscuotere i crediti. Alle varie imprese private di recupero crediti non bisogna rispondere né al telefono né per posta. Spesso le indennità di riscossione richieste e addebiate al drebitore sono illegittime e non corrispondenti a quanto previsto dalla vigente normativa.

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Ludwig17
Ecco un ottima risposta! Ben spiegata articolata.

Barzellett 6 anni fa su tio
Risposta a Ludwig17
le spese che caricano (ho purtroppo un esempio concreto essendo in diverbio con una società per una "società" alla quale non verserò un centesimo per mille motivi, comprovati (quindi non sono il cretinetto di turno), sono illegali e non esigibili.

Tarok 6 anni fa su tio
cominciate a pagare i debiti pufatt nostrani e oriundi
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