Scade l’ultimatum della Confederazione, tutti i cantoni dovranno prevedere un esame di tiro per i cacciatori, il Ticino punta sul poligono del Monte Ceneri
BELLINZONA - Quattro tiri alla sagoma di un camoscio posta a 100 metri, ogni proiettile deve raggiungere almeno il cerchio dell’otto. Quattro tiri da trenta metri a una lepre in movimento, bisogna colpirla per quattro volte consecutive nei due terzi frontali. È questo l’esame di tiro a cui tutti i cacciatori svizzeri dovranno sottoporsi in futuro per poter staccare la licenza. Lo chiede la nuova legge federale che intende proteggere gli animali, garantendo che il colpo sia letale e non ferisca solo l’animale, con il rischio che fugga con immane e lunga sofferenza. In buona parte dei cantoni è già realtà, non in Ticino. Perché? Manca una struttura idonea per garantire la prova ai 4’500 cacciatori presenti sul territorio. E la Confederazione è impaziente, il termine per adeguarsi scade a fine anno.
La soluzione, però, sembra a portata: negli scorsi giorni il Dipartimento del territorio, in una lettera inviata ad Armasuisse Immobili, ha chiesto di valutare la possibilità di installare dei bersagli elettronici nel poligono di tiro del Monte Ceneri. Armasuisse, da noi contattata, conferma di aver ricevuto la richiesta, firmata dal direttore del Dt Claudio Zali e da quello della Divisione dell’ambiente Moreno Celio. Il responsabile della comunicazione di Armasuisse, Kay-Gunnar Sievert, spiega che nelle prossime settimane la decisione verrà comunicata ai servizi cantonali.
Messa a punto la struttura, serviranno due o tre anni per far svolgere la prova a tutti e, a quel punto, il rinnovo sarà previsto sempre su scadenza biennale o triennale. Non è ancora chiaro a chi toccherà finanziare l’opera, verosimilmente al cantone. Altri dubbi dovranno essere sciolti quando si definiranno le tempistiche per la ristrutturazione del poligono del Monte Ceneri, prevista per i prossimi anni e che ne farà il principale stand del cantone, andando a sostituire quelli ormai obsoleti e il cui adattamento sarebbe troppo costoso.