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LUGANOOrme Festival: energia e vitalità all’insegna dell’integrazione artistica

07.06.17 - 08:50
Orme Festival: energia e vitalità all’insegna dell’integrazione artistica

LUGANO - Si è conlcusa domenica 4 giugno la quarta edizione di Orme Festival, festival di arti integrate della Svizzera italiana inserito nel circuito nazionale IntegrArt coordinato da Migros-Kulturprozent di Zurigo.

«L’evento è ormai una realtà biennale ben riuscita, credibile ed efficace che con professionalità, qualità e coerenza artistica ha accolto il numeroso pubblico presente, scaturendo forti emozioni e interesse sulla tipologia degli spettacoli» fanno sapere gli organizzatori.

Iniziato giovedì 1 giugno con il progetto Disability on Stage che ha lo scopo di promuovere la partecipazione delle persone disabili alla formazione nell’ambito teatrale e della danza in Svizzera.

In una sala stracolma i due laboratori del progetto, Lab1 e Lab2, una collaborazione tra l’Accademia Teatro Dimitri, ZHdk, BewegGrund e Teatro Danzabile, in una coralità coreografica, hanno espresso straordinaria empatia, energia e vitalità comunicativa.

L’ Accademia Arte della Diversità Teatro la Ribalta di Bolzano, esibitasi venerdì nelle due rappresentazioni scolastiche di “Superabile”, una sorta di competizione arricchita da disegni proiettati, i protagonisti in scena hanno catturato l’interesse del giovane pubblico rendendolo attento alle difficoltà quotidiane che una persona affetta da handicap affronta ogni giorno.

Lo spettacolo serale ha visto il filosofo-danzatore e coreografo austriaco Michael Turinsky dimostrare la terminologia specifica dell’handicap inerente ai movimenti sia nell’assolo “Heteronomous male” che nella performance di gruppo «my body, your pleasure» dove ha trasferito la sua personale filosofia di movimento ai quattro danzatori senza handicap.

Il sabato mattina è stato caratterizzato dal laboratorio di danza contact condotto da Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente della Compagnia Virgilio Sieni di Firenze, e da Mariateresa Diomedes, performer e operatrice teatrale della compagnia Magnifico Teatrino Errante di Bologna, che hanno insegnato ai partecipanti grandi e piccoli un particolare approcio alla danza e al movimento scaturito dalla sensibile percezione del corpo e dello spazio.

Grande energia, passione e orgoglio hanno caratterizzato lo spettacolo “Ashed” della Unmute Dance Company, proveniente dal Sudafrica. Un'esperienza contemporanea di arte visiva, parola, danza e suono di notevole impatto visivo, musicale e coreografico.

Un pomeriggio dedicato al “Diversamente cinema” quello svoltosi domenica allo Studio Foce, dove Erik Bernasconi e Olmo Cerri hanno accompagnato i presenti in un viaggio cinematografico tra documentari, film e video concernenti la disabilità. Insieme agli ospiti Walter Sievi e Hugo Gargiulo, della Compagnia Finzi Pasca, e Niccolò Castelli, regista e sceneggiatore, si è riflettuto sulle potenzialità e le difficoltà incontrate durante i vari estratti presentati.

Lo spettacolo di chiusura ha “visto”, se così si può dire, la compagnia Fosca di Firenze presentare il radiodramma-spettacolo “Tenue” le cui protagoniste sono state tre attrici non vedenti.

Un viaggio da percorrere a occhi chiusi che ha affascinato e immerso il pubblico in un mondo ricco di suoni, voci, ma sopratutto parole, quello appunto dei non vedenti.

A completare il programma l’esposizione tattile “Le tue mani vedono” dell’associazione Sensi in Arte, dove i visitatori venivano invitati a bendarsi gli occhi e a scoprire le sculture presentate con le mani.

Anche questa un’occasione particolare per avvicinarsi al mondo dei non vedenti.

Il festival è stato un "crocevia" di lingue, paesi, corpi e linguaggi artistici differenti: un palco aperto alla diversità come componente di ricchezza e fascinazione artistica, diversità come elemento caratterizzante di ogni fenomeno ed ogni individuo, un valore per tutta l'arte e non un limite.

Questa l'unica diversità che Orme Festival ha voluto portare in scena.

Appuntamento con la quinta edizione nel 2019.

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