Dopo le polemiche, l'agricoltore Crotta ha dato nei giorni scorsi la disdetta a 40 dipendenti
MUZZANO - «Mi piange il cuore, ma non ho potuto fare altrimenti». Enzo Crotta è ancora scosso dalla polemica che, nelle scorse settimane, ha travolto la sua azienda. Le accuse - scarsa igiene, maltrattamento dei lavoratori, abusi edilizi - «fanno male» commenta l'imprenditore agricolo di Muzzano. Ora la palla è passata a lui: la decisione, già annunciata a mezzo stampa, si è concretizzata in una quarantina di lettere di disdetta cautelativa, inviate nei giorni scorsi ai dipendenti dell'azienda.
Contattato da tio.ch/20minuti, Crotta si dice «immensamente dispiaciuto» per la misura drastica. «È una scelta sofferta ma a cui sono stato costretto». Dopo la sospensione dei contratti di fornitura dei prodotti agricoli a Coop, Migros e Manor, l'azienda «non può permettersi al momento di andare avanti così» spiega Crotta. Tra oggi e domani sono previsti incontri con i sindacati e l'Ufficio del lavoro. Nei prossimi mesi si deciderà invece il destino dell'azienda: «Valuterò se passarla ai figli o cederla a un soggetto attivo nel sociale» spiega l'imprenditore. «Quello che è certo è che a questi collaboratori sono affezionatissimo, alcuni lavorano con me da anni, mi piange il cuore perché alcuni non potranno nemmeno chiedere la disoccupazione» spiega Crotta, che non esclude però «di potere tenere alcuni di loro a una percentuale molto ridotta, al 10-15 per cento».