Nel nostro Cantone, come in Svizzera, è cresciuto il settore terziario ed è calato quello secondario. Il Ticino è però la regione in cui le variazioni sono maggiori
NEUCHÂTEL - Analogamente ai dati a livello nazionale, in Ticino il settore secondario ha subito un calo occupazionale, mentre quello terziario è cresciuto. Quello che differenzia maggiormente il dato regionale rispetto a quello complessivo è però il volume, visto che il Ticino è la regione in cui vi sono state le variazioni maggiori.
Rispetto al primo trimestre del 2016, il Ticino ha infatti avuto, nel settore secondario, una variazione negativa del 2,5% (il dato svizzero è -0,6%). Nel settore dei servizi invece vi è stato un incremento del 2,7% a fronte di un dato nazionale positivo dello 0,7%.
A livello globale, l’occupazione in Svizzera è cresciuta dello 0,4% (20’000 posti di lavoro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda i posti liberi, fra le sette macroregioni prese in considerazione il Ticino si conferma quella con un tasso di posti vacanti più basso (0,7%), a fronte di una media nazionale dell’1,2%.