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LOCARNO«Quello non era il suo giorno per morire»

19.05.17 - 06:02
La testimonianza dell’agente di polizia che la scorsa estate salvò un parapendista precipitato nel Verbano. Oggi a Berna sarà premiato
Rescue Media
«Quello non era il suo giorno per morire»
La testimonianza dell’agente di polizia che la scorsa estate salvò un parapendista precipitato nel Verbano. Oggi a Berna sarà premiato

LOCARNO - «È soltanto grazie a un ottimo lavoro di squadra che siamo riusciti a salvare il parapendista». Lo sottolinea più volte Ramón Berta, l’agente della polizia cantonale che il 10 luglio 2016 ha dato tutto per aiutare un cittadino tedesco di 76 anni precipitato nelle acque del Verbano. Il suo è uno dei gesti che, oggi a Berna, sarà premiato con una medaglia della Fondazione per i salvatori di vite umane Carnegie. «Ma non sono un eroe» ci dice ancora l’agente.

10 luglio 2016 - Quel giorno Berta era di pattuglia sul Lago Maggiore assieme all’appuntato Paolo Pigazzini (è con lui che oggi sarà a Berna). «Avevamo appena ordinato il pranzo, quando ci è arrivata la chiamata. Dallo sguardo del collega ho subito capito che si trattava di un’urgenza». Non ci hanno pensato nemmeno un attimo, che si stavano già allontanando dal tavolo per partire in barca alla volta del delta della Maggia. «Siamo arrivato sul luogo dell’incidente in soli tre minuti» racconta ancora Berta, che non dimenticherà mai «le grida d’aiuto di un tedesco che con uno stand up paddle aveva raggiunto il ferito e gli teneva la testa fuori dall’acqua».

Quei cordini pericolosi - Il principale pericolo? I fili del parapendio. «Nel momento in cui mi sono tuffato in acqua, mi sono ritrovato impigliato nei cordini. Il collega mi ha lanciato il coltello, con cui ho liberato me stesso e il parapendista». Il 76enne è poi stato tirato sulla predella elettrica della barca per poter effettuare il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi. Io gli ho gridato: «Siamo tutti qua per te, devi vivere, non è l’ora di morire».

Tutti coordinati - «Con gli altri enti di soccorso c’è stato un timing perfetto» ricorda l’agente. «Siamo approdati al vicino cantiere nautico nello stesso momento in cui arrivavano i soccorritori del Salva». Alcuni di loro sono poi saliti sull’imbarcazione, dove le condizioni del 76enne sono state stabilizzate. Per evitare il traffico di Locarno, la polizia ha portato il ferito fino a Magadino. Da lì l’ambulanza è poi partita alla volta dell'Ospedale Civico di Lugano. «La collaborazione tra i vari enti è importantissima, quel giorno lo abbiamo visto».

«L’abbiamo salvato» - «Non capita tutti i giorni di salvare una persona, quel giorno ce l’abbiamo fatta». È con soddisfazione che l’agente Berta ricorda l’intervento della scorsa estate. Un intervento che per lui, che veste i panni della polizia cantonale dal 2001, rappresenta anche una conferma: «Sono contento del lavoro che faccio, perché mi dà la possibilità di aiutare gli altri. Per me è una passione» conclude.

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COMMENTI
 

rexlex 6 anni fa su tio
ottimo, mi fa piacere leggere anche belle notizie!

Traccia 6 anni fa su tio
Davvero bravi, a volte si da per scontato quello che fate, ma non è cosi! Grazie del lavoro che svolgete ogni giorno...
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