Cerca e trova immobili

CANTONENon si sopporta più nulla, è guerra tra vicini

19.05.17 - 08:02
Decine di lamentele a settimana. Dà fastidio tutto: dai bambini che giocano, al fumo del grill. L'associazione inquilini: «Fenomeno ciclico». Lo psicologo: «Società nevrotica»
Fotolia
Non si sopporta più nulla, è guerra tra vicini
Decine di lamentele a settimana. Dà fastidio tutto: dai bambini che giocano, al fumo del grill. L'associazione inquilini: «Fenomeno ciclico». Lo psicologo: «Società nevrotica»

LUGANO – «È un inferno. Da mesi la famiglia che vive sopra di me fa rumore a ogni orario. E nel weekend, con i bambini a casa, tutto degenera». La testimonianza è di una signora del Luganese, esasperata dai rapporti di vicinato. A nulla sembrano essere servite le segnalazioni al proprietario dello stabile. Nervi tesi anche in una palazzina di Bellinzona, dove una coppia di inquilini semina tensione a causa dell'accumulo di rifiuti sul pianerottolo. «È una situazione insostenibile – dice una donna residente nell'edificio – ci siamo rivolti, tutti insieme, alle autorità. Invano».

Rumori molesti – Sono sempre di più le diatribe che contrappongono un inquilino all'altro nella Svizzera italiana. Alla sezione italofona dell'Associazione svizzera inquilini arrivano decine di spunti a settimana. «Spesso ci si lamenta per i rumori – conferma la segretaria generale Valentina Vigezzi Colombo – è un fenomeno che si ripresenta ciclicamente. Danno fastidio le lavatrici fuori orario, la doccia, la gestione dell'immondizia».

Quattro stagioni – Ogni stagione ha il suo genere di lamentela. In estate la top ten delle “attività indigeste” è guidata dalla produzione di fumo da grill. «Si tratta di un classico – spiega Vigezzi Colombo – ma c'è anche chi si lamenta perché i bambini corrono nei cortili, o per le chiacchiere sul balcone. Personalmente ritengo che ci sia sempre meno tolleranza».

Mutamenti sociali – Secondo Luigi Gianini, psicoterapeuta, le ragioni di questa tendenza vanno ricercate nei profondi cambiamenti sociali che hanno contraddistinto gli ultimi decenni. «Il concetto di convivenza e di condivisione è ormai superato. Oggi c'è più individualismo. Non abbiamo più bisogno del prossimo per fare fronte ai nostri bisogni».

Desiderio di silenzio – Ci si sente autosufficienti, e non c’è più la necessità di comunicare. «Allo stesso tempo, viviamo in una società nevrotica, in cui non si sopporta più nulla. Quando rientriamo a casa dal lavoro, pretendiamo il silenzio assoluto. Ed è anche per questo che a volte ogni virgola si trasforma in un conflitto».

Mobilità – Gianini analizza il problema anche da altri punti di vista. E sottolinea come aumenti, sull'altro fronte, anche una marcata indifferenza da parte di alcune persone, insensibili alle esigenze del vicino. «Oggi si è centrati solo sui propri bisogni. L’idea di vicinato un tempo aveva un altro senso. Il collettivo veniva costruito lentamente. Adesso c'è una grande mobilità, che fa aumentare l'aspetto paranoico. Non si conosce più il proprio vicino di casa». Anche la crescente urbanizzazione ha il suo peso. «In alcuni contesti sfruttiamo il territorio al massimo, gli spazi sono talmente ristretti che ci si pestano i piedi a vicenda».

I doveri del padrone di casa – Ma cosa deve fare chi si trova ad avere problemi seri con una persona che vive nello stesso stabile? Vigezzi Colombo non ha dubbi. «È un dovere del padrone di casa ripristinare l'ordine. L'inquilino ha il diritto di esigere un intervento. Le maggiori difficoltà subentrano quando l'appartamento dell'inquilino con cui si ha un conflitto non appartiene alla stessa amministrazione. In quei casi, la faccenda può andare veramente per le lunghe».

Reclami a raffica – In alcune situazioni specifiche, in cui non si trova un accordo, il padrone di casa arriva addirittura a dare la disdetta a entrambi gli inquilini. In altre, invece, l'inquilino esige, e ottiene, uno sconto della pigione a causa dei disagi con cui è costretto a convivere. «Di certo le amministrazioni sono bombardate da reclami. Io consiglio sempre agli inquilini di cercare di risolvere la questione pacificamente. Purtroppo c'è chi arriva all'Ufficio di conciliazione o, addirittura, in Pretura».

Mediazione di vicinato – Gianini, infine, illustra un’alternativa. «Esistono figure professionali che si occupano in maniera mirata della “mediazione di vicinato”. Si tratta di un approccio che permette di affrontare il conflitto in un clima comunicativo rispettoso. E così si cerca di facilitare le parti a ricercare una soluzione che possa essere condivisa».

Cosa dà fastidio in estate? La top five 

1. Il fumo del grill in giardino
2. I bambini che gridano e corrono
3. La doccia a ora tarda
4. L’accumulo di immondizia
5. Le chiacchiere sul balcone

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Giovanii 6 anni fa su tio
Il mio vicino(nanodagiardino) una sola volta si è permesso di chiedermi di abbassare il.volume della musica. Locarno Palazzo City via della pace 1a. (Chissà se leggerà anche lui)

samarcanda 6 anni fa su tio
della "giustizia" ticinese. A me ne hanno fatte di tutti i colori, ma, malgrado le denunce con tanto di prove al Ministero pubblico, non ho mai ottenuto giustizia. Feci sulla porta, insulti irripetibili, cauzione (non potevo uscire con l'auto), calunnie, truffe in perfetto accordo con l'amministrazione, minacce di botte, minacce di morte, corto circuito indotto apposta nel mio giorno di lavaggio: ero stata scaraventata per terra dal gran botto. Viva per caso, solo perché per pochi millimetri non avevo toccato la parte metallica. L'elettricista basito: qualcuno aveva collegato apposta il positivo al negativo della gettoniera! Nei verbali delle assemblee si diceva anche che secondo la polizia ero una donna da picchiare, da ammazzare! Le mie denunce insabbiate regolarmente. I folli si sono sempre messi d'accordo di farmi stalking. Dei vigliacchi che compiono questi atti, perché sanno che li possono fare. fra di loro, uno che lavora al Ministero pubblico, un altro per BancaStato, ammanicati vari. In Pretura per denunciare una truffa, mi sono vista scherzare anche da una giudice e presa in giro anche da un'altra. Avevano dovuto darmi ragione, ma poi, hanno fatto tali pressioni sul mio avvocato, che questi ha dovuto tirare i remi in barca e mi ha praticamente obbligata a conciliare. Una giudice voleva addirittura cambiare le leggi condominiali pur di darmi torto: non c'era riuscita e allora ha inventato un escamotage. Non le era andata bene e infine mi sono vista il mio avvocato girarmi le spalle di 360° (un giovanissimo legale). La "giustizia" ticinese fa schifo, è una fogna.

Lore62 6 anni fa su tio
A quando "Un giorno di ordinaria follia".... XD Da homo sapiens a homo solitarius e assistitus

tirannosaurosex 6 anni fa su tio
La maleducazione della gente non ha limiti. Non perché vivo in un palazzo devo sopportare urla schiamazzi e altri rumori da parte di altri inquilini! Paghiamo tutti lo stesso affitto e si pretende che tutti gli inquilini abbiano la stessa quiete, altrimenti si andrebbe a vivere nelle favelas in sud America dove tutto è permesso. Personalmente ho sempre vissuto in case singole, ma da due anni abito in una palazzina e posso constatare che non tutti sono rispettosi dei propri vicini e delle regole di base della buona educazione. Il problema forse è la cultura di certe famiglie che arrivando in Svizzera pensano di essere ancora nelle bidonville.

Dog4life 6 anni fa su tio
è saputo che ai ticinesi non è stato insegnato il significato di rispetto

RemusRogue 6 anni fa su tio
Risposta a Dog4life
Fortunato te che conosci tutti i ticinesi :P

comp61 6 anni fa su tio
Risposta a RemusRogue
fortunato chi conosce qualche ticinese...

UlVisin 6 anni fa su tio
Secondo me sono le persone che non hanno più rispetto per la gente...

RemusRogue 6 anni fa su tio
Risposta a UlVisin
è vero e poi anche la gente non ha più rispetto per le persone :D

Biagio 6 anni fa su tio
Purtroppo nella maggior parte dei casi, eccetto i rumori sporadici legati ad eventuali lavori o magari qualche cena rumorosa, la cosa è legata al livello culturale delle persone, dove per cultura intendo senso della realtà. Anche a me è capitato qualche rumore molesto, ed onestamente svegliarsi con la musica a manetta di zumba o non so cos'è alle 7 di mattina non è il massimo, ma per fortuna solo un paio di volte. Se la notte entro moto nell'atrio, e c'è la finestra dei vicini sopra, beh, spingerla è un atto doveroso e di educazione.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a Biagio
Giusto, cultura della gente. Noi siamo stati educati a rispettare il prossimo. Dico bene, noi, intendo indigeni.

ladycore 6 anni fa su tio
Avendo vissuto un paio d'anni in un palazzone di appartamenti sussidiati ho tollerato litigi sui pianerottoli, bambini urlanti sul marciapiede, terrazzo e piano superiore, tacchi a spillo della vicina a tarda ora, il vicino del piano superiore che tornava dal lavoro di barista alle 2 e si faceva la doccia....Daltronde ho vissuto anche momenti di convivialità con la famiglia turca del 3°piano, bevuto il caffà con la vecchietta dell'appartamento di fronte, oppure andavo a fare le punture sottocutanee al bisogno alla portinaia che mi offriva un liquore della sua regione. Ho assistito alla benedizione ortodossa dell'appartamento di una famiglia slava. Insomma sono stati 2-3 anni belli intensi. Ora sono contenta i avere una casa solo per me.

santo 6 anni fa su tio
Risposta a ladycore
esatto, sono dell'idea che: o si è disposti a tollerare, oppure ci si compra una bella casetta isolata. Non tutti possono comprarsi la casa, ma tutti possono tollerare nel limite delle leggi!!!

Equalizer 6 anni fa su tio
Il cambiamento è anche dovuto al fatto che oltre all'individualità, 20 anni fa arrivavi a casa alla sera ed eri stanco, oggi arrivi a casa alla sera sei stanco e stressato, questo su tanti individui ha un effetto deleterio, vedi scene di delirio negli stadi o sulle strade.

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Manca lo sfogo, aumenta la frustrazione tartassati da multe e divieti, se vedi che un'altro si diverte, dà fastidio... ;-)

navy 6 anni fa su tio
Potessi vivere in una baita in cima ad una qualche montagna con un qualche cane, lo farei subito. La gente è sempre più maleducata ed arrogante. Il buon senso è sconosciuto ai più e l'arroganza mista a supponenza un male diffusissimo!

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Sperando che i cani non abbaino tutta la notte :-)

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Il fenomeno ga due dimensioni chiare: 1. In generale le persone sono meno educate e pensano soprattutto a se stessi e poi agli altri. L'empatia è una qualità diventata rarissima 2. Il livello di tolleranza è bassissimo, e anche questo è legato in parte all'eduxazione e alla mancanza di empatia. Ci sono persone che pretendono che i bambini non giochino o non piangano. Questo non è possibile. D'altra parte ci sono genitori i quali ritengono che i propri bambini possano fare sempre quello che vogliono. io penso che se si decide di vivere in un certo contesto (condominio, zone densamente abitate) bisogna accettare che ci sia meno tranquillità. Se uno vuole il silenzio assoluto è la tranquillità vada a vivere in un paesino, ce ne sono molti. Per assurdo ci sono persone che prendono casa sopra dei bar per spendere poco e poi si lamentano per i rumori.

KilBill65 6 anni fa su tio
Devo dire che sono molto tollerante!!....Pero' mi e' successo in passato di avere dei vicini (sopra di me) musicisti.....Suonavano circa 7, 8 ore al giorno (violino, contrabbasso) con tanto di zum zum, da trapanarti il cervello....Alla fine ho cambiato casa !!.....Non c'era verso......

shooter01 6 anni fa su tio
Non abbiamo più bisogno del prossimo per fare fronte ai nostri bisogni. Mi è piaciuta molto questa frase e la quoto. Esatto. Il problema è che siamo troppi, la situazione contingente ci obbliga a condividere ( spazi, tempo, libertà) e questo è obsoleto, sbagliato e inadeguato. Comunque io ci aggiungerei una buona dose di ignoranza e cafoneria, Perché per arrecare meno fastidio al prossimo basta un po' di attenzione., E cito 2 esempi. Posteggiare in modo corretto l'autovettura nel proprio posteggio condominiale evita fastidi agli altri, specialmente se i posteggi sono stretti. "ma era per cinque minuti", denota cafoneria e menefreghismo. Cercare di evitare rumori continui e prolungati che infastidiscano è un bene per se stessi e per gli altri. Non fare al prossimo ciò che disturba te è una buona regola che gli ignoranti non riescono a comprendere.

tip75 6 anni fa su tio
più che società nevrotica io la chiamerei società di maleducati, sono due cose ben distinte

Pepperos 6 anni fa su tio
C'è sempre il vagone del silenzio FFS!

rojo22 6 anni fa su tio
Da una parte non sopportiamo più nulla, dall'altra, un po' di educazione e di buon senso, permetterebbero di risolvere in modo pacifico buona parte dei problemi.
NOTIZIE PIÙ LETTE