Dopo i due ex giocatori dell’ACB, anche una 49enne sarà licenziata per violazione del segreto d’ufficio
BELLINZONA - Non c’è il due senza il tre verrebbe da dire. Il Consiglio di Stato ha avviato la procedura per il licenziamento di una 49enne che lavora all’Ufficio migrazione, indagata per violazione del segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui permessi falsi.
La donna sarebbe la terza dipendente pubblica licenziata dopo i due ex giocatori dell’AC Bellinzona, un suo collega 28enne e un 24enne impiegato al call center di Faido. A riferirlo è La Regione, che precisa come la donna sia alle dipendenze del Cantone da oltre 25 anni e per la quale si sono resi necessari ulteriori accertamenti da parte della Sezione delle risorse umane.
Il totale sono dunque 17 le persone indagate nell’inchiesta condotta dal procuratore Antonio Perugini.