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CANTONEFrontalieri in calo in Svizzera, ma non in Ticino

02.05.17 - 10:05
Il numero totale è salito a 64’670 persone - un aumento dello 0,5% su base trimestrale e del 3,6% rispetto all'inizio del 2016
TiPress / admin.ch
Frontalieri in calo in Svizzera, ma non in Ticino
Il numero totale è salito a 64’670 persone - un aumento dello 0,5% su base trimestrale e del 3,6% rispetto all'inizio del 2016

LUGANO - In Svizzera lavorano al momento 317’821 frontalieri. Un dato che segna una lieve diminuzione (-0,2%) rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno ma, al contempo, un aumento del 2,8% se paragonato all’inizio del 2016.

La diminuzione trimestrale a livello nazionale è da imputare principalmente al calo (-1%) registrato nella regione del Lemano, la più “ricca” in termini di frontalieri, con una quota di oltre 117mila. Gli altri due poli principali del frontalierato, Ticino e Svizzera nordoccidentale, hanno invece assistito ad un lieve aumento sia a livello trimestrale che rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

In Ticino in particolare la quota di lavoratori frontalieri ha raggiunto la quota di 64’670 persone, che si traduce in un aumento dello 0,5% su base trimestrale e del 3,6% rispetto all’inizio del 2016.

In termini di nazionalità dei lavoratori, in testa alla classifica resta saldamente la Francia, con oltre 173mila persone (-0.8% nell’ultimo trimestre), seguita a distanza dall’Italia (72’280) e dalla Germania (61’731). Un dato curioso riguarda infine il consistente aumento di frontalieri provenienti da paesi diversi rispetto alle quattro “grandi” nazioni confinanti con la Svizzera, aumentati dell’11,5%. La loro quota sul totale però si attesta solamente a 2’020 unità, ovvero lo 0,64% della forza lavoro frontaliera attiva sul territorio elvetico.

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