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MAROCCO / CANTONESei anni fa l'attentato al Caffè Argana, Arnaldo Caccia: «Marrakesh sta cambiando»

28.04.17 - 15:28
Si è tenuta oggi la cerimonia commemorativa per ricordare l'attacco nel quale persero la vita 17 persone tra cui 3 ticinesi. Il padre di Cristina: «Un momento toccante»
Sei anni fa l'attentato al Caffè Argana, Arnaldo Caccia: «Marrakesh sta cambiando»
Si è tenuta oggi la cerimonia commemorativa per ricordare l'attacco nel quale persero la vita 17 persone tra cui 3 ticinesi. Il padre di Cristina: «Un momento toccante»

MARRAKESH - Alla presenza del console francese, dell'ambasciatore svizzero a Rabat, Massimo Baggi, di tutta la municipalità di Marrakesh, ma soprattutto dei familiari delle vittime, si è svolta oggi la cerimonia commemorativa per ricordare l'attentato del 2011 al Caffè Argana. Quel giorno persero la vita 17 persone tra cui 3 ticinesi (Corrado Mondada, André Da Silva Costa, Cristina Caccia).

Oggi, in qualità di rappresentante delle vittime svizzere, c'era Arnaldo Caccia, padre di Cristina. Ai suoi occhi la città marocchina appare cambiata: «I primi anni avevamo paura», ammette. «All'inizio venivamo scortati, percepivamo un senso di insicurezza, ma oggi Marrakesh è una città sicura, vivibile e tranquilla».

Caccia, ogni anno, prende parte alla commemorazione. «È un momento toccante, che unisce. Ci siamo trovati di fronte alla stele sulla quale sono scritti i nomi delle vittime. In molti hanno preso la parola, tra questi anche alcuni familiari di chi quel giorno ha perso la vita. Sentire le loro testimonianze è ogni volta molto emozionante».

Quel 28 aprile una bomba uccise 17 stranieri e 2 marocchini. Ma Caccia guarda avanti e il suo sguardo nei confronti della città nella quale ha perso la figlia non è di sfiducia, ma di orgoglio: «Sono riusciti a fare molto. Il turismo sta tornando e c'è tutta la voglia e l'impegno di dimostrare di essere un luogo sicuro. Marrakesh oggi è una città che guarda al futuro».

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