Vi siete scordati la tessera alla cassa? Non tutti i benzinai hanno la premura di ricontattarvi. E alle banche la cosa non sta bene
SORENGO - Al benzinaio Buby di Sorengo capita «almeno due volte al giorno». Sarà che «qui intorno abita gente benestante – butta lì un commesso –. Comunque non passano quasi mai a riprenderle». Una volta nella vita, del resto, succede a tutti. Scordarsi la carta di credito nel Pos dopo aver fatto benzina, però, può essere un problema: non sempre chi la trova ha la cortesia di contattare il proprietario. «Siamo sommersi dalle carte dimenticate» lamentano anche al distributore City di Vezia. La commessa fruga in una scatola, controlla i nomi – «ce ne saranno una cinquantina» – ne estrae una che consegna al cliente distratto. «Siamo spiacenti di non averla contattata – spiega – non abbiamo tempo in questi casi di chiamare noi la banca o i clienti». Alcuni (pochi) se ne accorgono da sé, e magari dopo giorni passano a ritirare la tessera. Gli altri si arrangiano. «Abbiamo qui carte da mesi, alcune da anni» ammette un altro commesso.
Le banche dal canto loro mettono le mani avanti. Non negano il problema: «Raramente i negozianti chiamano la nostra hotline quando trovano una carta, nonostante il numero di telefono sia indicato sul retro delle carte» osserva il portavoce di Credit-Suisse Sebastian Kistner. Che fare dunque? L'invito ai benzinai è «inviarle per posta alla banca» spiega Richard Pfister di Postfinance. Un altrenativa è consegnarle a mano alla filiale più vicina «oppure distruggerle» aggiunge Kistner. A farne le spese, così, è però il cliente: i costi per bloccare e sostituire una tessera vanno dai 50 fino ai 100 franchi. Qualche benzinaio per pietà – e gentilezza – si fa in quattro per evitarlo. «Cerchiamo sull'elenco telefonico e tentiamo di raggiungere i clienti, se possibile» spiegano dal distributore Buby. Ma non tutti sono così premurosi.