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LUGANOSfondò l’entrata del Pronto Soccorso: il quarantenne torna in aula

25.04.17 - 07:08
Lo scorso gennaio il processo era stato sospeso per permettere l’allestimento di una nuova perizia psichiatrica
Lettore 20 minuti/tio.ch
Sfondò l’entrata del Pronto Soccorso: il quarantenne torna in aula
Lo scorso gennaio il processo era stato sospeso per permettere l’allestimento di una nuova perizia psichiatrica

LUGANO - Aveva sfondato con l’auto l’ingresso del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civico di Lugano. Oggi, a partire dalle 9.30, il quarantenne cittadino italiano torna alla sbarra alle Criminali di Lugano. Lo scorso gennaio la Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani aveva sospeso il processo per permettere l’allestimento di una nuova perizia psichiatrica: in quell’occasione l’avvocato difensore Clarissa Indemini aveva presentato un rapporto medico che giungeva a conclusioni differenti da quelle contenute nell’incarto giudiziario. Il documento parlava infatti di «desiderio di farsi curare» e di rischio di recidiva «nullo».

Era la notte tra il 12 e il 13 giugno 2016, quando con una Fiat 500 Abarth il quarantenne - che era sotto l’effetto di cocaina, hascisc e benzodiazepine - aveva raggiunto il Civico convinto di essere stato avvelenato da alcune persone che ruotavano attorno a un locale notturno da lui frequentato. «La lingua mi si era ingrossata, mi sentivo soffocare» aveva spiegato alla Corte. Ma una volta arrivato all’ospedale, aveva sfondato l’ingresso del Pronto Soccorso a quasi venti chilometri orari. E in questo modo, secondo l’atto d’accusa firmato dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, avrebbe tentato di provocare la morte delle sette persone che si trovavano nella sala d’attesa. Tre di loro sono rimaste ferite. In aula l’imputato sosteneva, tuttavia, che dall’esterno le persone non si vedevano.

La nuova perizia psichiatrica giudiziaria, che è stata elaborata da un nuovo perito, dovrebbe ora permettere alla Corte di prendere una decisione sulle misure da intraprendere nei confronti del quarantenne. L’accusa nei suoi confronti è in particolare di tentato omicidio plurimo intenzionale (per dolo eventuale).

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