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CANTONEMaggiore protezione per le vittime di violenza domestica

29.03.17 - 10:23
Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio per la modifica della Legge sulla polizia concernente l’allontanamento e il divieto di rientro in ambito di violenza domestica
TiPress
Maggiore protezione per le vittime di violenza domestica
Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio per la modifica della Legge sulla polizia concernente l’allontanamento e il divieto di rientro in ambito di violenza domestica

BELLINZONA - Un intervento deciso e responsabile da parte delle Istituzioni. È quanto il Consiglio di Stato ha deciso di attuare nei confronti delle persone vittime di violenza domestica. Il bilancio 2016 della Polizia cantonale aveva infatti evidenziato ben due interventi al giorno per gli abusi subiti all’interno delle mura di casa.

Sarà l’ufficiale di Polizia - come attualmente accade - a decidere l’allontanamento di una persona dal suo domicilio e il divieto di frequentare determinati luoghi per la salvaguardia della sicurezza dei suoi familiari. L’agente non dovrà però più coinvolgere sistematicamente la Magistratura, come avviene oggi, con il Pretore che deve decidere la conferma o la revoca della misura dell’allontanamento. Verrà inoltre creata la base legale per la trasmissione automatica delle decisioni di allontanamento all’Ufficio dell’assistenza riabilitativa (UAR), servizio competente per il sostegno e la consulenza in materia di violenza domestica. L’Ufficio potrà così prendere contatto con le persone violente, allo scopo di informarle rapidamente sui loro diritti e doveri e di dimostrare loro che possono ricorrere all’aiuto di servizi specializzati. L’Esecutivo propone infine di istituire la base legale affinché le Polizie comunali, intervenute per conflitti in ambito famigliare, siano tenute a trasmettere automaticamente alla Polizia cantonale copia della documentazione relativa a tali interventi.

Per accrescere la sicurezza il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio relativo alla modifica della Legge sulla polizia del 12 dicembre 1989 concernente l’allontanamento e il divieto di rientro in ambito di violenza domestica.

Le proposte elencate vanno nella direzione auspicata dalla deputata Delcò Petralli con la mozione del 27 giugno 2012 “Procedura in ambito di violenza domestica”. Il Consiglio di Stato non ritiene tuttavia opportuno affrontare la questione del sostegno riabilitativo obbligatorio per gli autori di violenza domestica, pure richiesto dalla deputata nell’atto parlamentare citato.

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