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LOCARNO«Mi hanno sequestrato tutto, e lo hanno distrutto»

23.03.17 - 06:26
Un 25enne locarnese condannato a 3mila franchi di pena pecuniaria, perché in possesso di 32 grammi di canapa legale. L'Acrt: «La polizia fa ancora confusione»
foto tio.ch/20minuti
L'ordine online effettuato dal 25enne
L'ordine online effettuato dal 25enne
«Mi hanno sequestrato tutto, e lo hanno distrutto»
Un 25enne locarnese condannato a 3mila franchi di pena pecuniaria, perché in possesso di 32 grammi di canapa legale. L'Acrt: «La polizia fa ancora confusione»

LOCARNO - Tremila franchi di pena pecuniaria, perché trovato in possesso di 32 grammi di Cbd. Marco* è una delle prime “vittime” del boom della canapa light in Ticino. O, come lui sostiene, «vittima della confusione che ancora regna su questi prodotti». A settembre il 25enne locarnese viene fermato per un controllo: nell'auto ha svariate confezioni di C-Pure, ordinate su internet e consegnategli per posta poche ore prima. «Si tratta di un prodotto totalmente legale, commercializzato in tutta la Svizzera e non psico-attivo: ho provato a spiegarlo agli agenti ma non hanno sentito ragioni». Un mese dopo arriva il decreto d'accusa: 30 aliquote da 100 franchi, sospese con la condizionale. Il giovane ha presentato opposizione ma la sostanza, nel frattempo, è stata distrutta. «È assurdo –  incalza Marco – le prove non ci sono più, e non hanno nemmeno svolto le analisi per accertare di cosa si trattasse».

«Si fa ancora confusione» - Il caso di Marco è un record, ma non è unico. C'è anche J., che ha ricevuto una multa da 100 franchi per aver consumato Cbd all'ultimo carnevale di Tesserete. «Si tratta di errori, multare il consumo di canapa light è illegale: il Dipartimento della salute pubblica lo dice chiaramente» afferma Sergio Regazzoni dell'Associazione cannabis ricreativa Ticino (Acrt): «È un nuovo fenomeno e chi deve controllare purtroppo fa ancora confusione».

Una ventina di casi - Che il rischio esista lo ammettono anche le autorità: il problema, spiegano dalla Polizia cantonale, è che «la cosiddetta canapa light non è distinguibile dalla canapa illegale». L'unico modo per riconoscerla è sequestrarla e analizzarla. Da inizio dicembre ad oggi «sono state controllate una ventina di persone che hanno sostenuto di essere in possesso di canapa light» fa sapere la Polizia. L'auspicio dell'associazione dei consumatori è che casi come quello di Marco non si ripetano.  

* nome noto alla redazione

 

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