Cerca e trova immobili

CANTONEIl catering del centro richiedenti di Camorino fa 200 chilometri al giorno

22.03.17 - 07:43
Il mandato diretto per la refezione nella struttura cantonale è stato affidato a un ristoratore di Seseglio, il suo furgone ogni anno percorre 75mila km
Tipress
Il catering del centro richiedenti di Camorino fa 200 chilometri al giorno
Il mandato diretto per la refezione nella struttura cantonale è stato affidato a un ristoratore di Seseglio, il suo furgone ogni anno percorre 75mila km

CAMORINO - La Commissione della gestione ha chiesto al Controllo cantonale delle finanze di spulciare i mandati diretti affidati dal Dipartimento sanità e socialità per l’accoglienza dei richiedenti l’asilo. Non solo quello milionario affidato all’Argo 1, ma anche gli altri. Per esempio quelli riguardanti il servizio di refezione. Dopo aver già riferito dei pasti che venivano portati quotidianamente da Locarno a Peccia, tio.ch/20 minuti ha constatato come anche al centro di Camorino i pasti vengano da ben lontano, da Seseglio.

75mila chilometri - Si tratta di un percorso di ben 51,8 chilometri, che con il traffico richiede anche tre quarti d’ora di viaggio: dopo il pranzo di ieri, per esempio, abbiamo seguito il furgone durante tutti i 47 minuti che gli ci sono voluti per tornare da Camorino alla cucina. Più di 200 chilometri al giorno, oltre 75mila all’anno. Sorge spontaneo chiedersi se si sia valutato l’impatto ambientale e quello sul traffico già congestionato della A2. Non è stato trovato nessun catering nelle vicinanze?

Quanti soldi? - Non ci è stato possibile verificare l’esatta entità del mandato (si parla di circa 23-27 franchi al giorno per richiedente). Urge ricordare che anche questo non è presente in nessuno degli elenchi pubblicati dal Cantone negli ultimi anni. Verosimilmente dovrebbe apparire nelle prossime settimane, quando verrà pubblicato l’elenco delle commesse del 2016, fonti interne ci dicono che il dossier è in questi giorni al vaglio dei vari dipartimenti per controllare che, questa volta, non manchi nessuna voce.

In attesa del concorso - Il ristoratore, da noi contattato, non vuole commentare. Ci spiega di aver fatto un’offerta di qualità e vantaggiosa dal punto di vista economico. Inoltre, anche lui auspica che venga fatto un concorso: la precarietà di un mandato diretto, infatti, non fa dormire sonni tranquilli a lui e ai dipendenti assunti proprio per questo incarico.

Esperienza precedente - Rimane senza risposta la domanda: perché si è andati addirittura a scegliere un catering a 50 chilometri di distanza? Nessuno era disponibile nelle vicinanze? Sulla scia di quanto risposto da Paolo Beltraminelli in Gran Consiglio in merito alla Argo 1, si può ipotizzare che possa aver pesato l’esperienza pregressa dell’esercente, che in passato è già stato impegnato nell’accoglienza di richiedenti l’asilo nella sua pensione.

Consegnata tutta la documentazione - Dal Dipartimento della sanità e della socialità, da noi contattato, ci fanno sapere di non voler entrare nel merito dei singoli mandati, avendo già consegnato tutta la documentazione (mandati, fatture e dettagli dei fornitori di prestazioni) alla sottocommissione vigilanza e al Controllo cantonale delle finanze.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE