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La Cassa disoccupazione prende posizione sullo studio dell’associazione che lamenta un ricorso scorretto all’indennità
LUGANO - «Non siamo buonisti e applichiamo la legge in modo rigoroso». La Cassa disoccupazione Unia non ci sta e prende posizione contro lo studio di ImprendiTi. L’Associazione è accusata di puntare il dito contro il Ticino e i cantoni latini.
Lo studio - L’associazione ha pubblicato una denuncia contro gli abusi da parte dei «giovani ben qualificati che lavorano quel tanto che basta a maturare il diritto al sussidio prima di licenziarsi e cominciare e usufruirne», attaccando d’altra parte anche «la complicità di un sistema sanzionatorio buonista che tollera comportamenti al limite della disonestà».
La presa di posizione - Unia - che gestisce la cassa di disoccupazione più grande del Ticino e della Svizzera - ritiene ingiusto l’attacco sferrato da ImprendiTi: «È vero che gli abusi esistono, ma sono combattuti e gli autori sono puniti. Unia assolve il mandato di applicare in maniera rigorosa la legge sull’assicurazione contro la disoccupazione e sottostà a regolari revisioni da parte degli organi federali che confermano la bontà del suo operato».
Il contrattacco - La Cassa disoccupazione si rivolge provocatoriamente a ImprendiTi proponendo altri temi di studio: «Imprenditori che assumono periodicamente disoccupati solo per ricevere incentivi economici, imprenditori che propongono ai disoccupati salari minimi, imprenditori che dichiarano come ore perse dai propri lavoratori ore che invece sono state lavorate».
