Le autorità cantonali stanno attualmente esaminando cinque richieste
BELLINZONA - C’era chi prevedeva di consegnarla a domicilio in quaranta minuti. E chi invece aveva iniziato a metterla in commercio, ritrovandosi poi la polizia alla porta. Fatto sta che per ora in Ticino sul fronte della commercializzazione della cosiddetta canapa “light” (con tenore di THC inferiore all’1% e quindi legale) è tutto fermo: le autorità cantonali stanno attualmente esaminando cinque richieste di autorizzazione per la vendita, ma non ne sono ancora state concesse.
Sulla tempistica per il rilascio delle autorizzazioni, non manca un certo stupore da parte della Purexis di Manno, alla quale oltre un mese fa erano stati sequestrati più di un chilogrammo di canapa “light” e altri prodotti derivati, quali semi alimentari, olio e foglie per tisane. «A febbraio il nostro fatturato è sceso di oltre il 50% a causa dell’assenza dei prodotti che ci sono stati portati via» ci dice Stefano Caverzasio, fondatore e amministratore dell’azienda. «Nel frattempo non abbiamo avuto nessun riscontro in merito alla nostra richiesta di autorizzazione né per quanto riguarda le analisi della merce sequestrata». Analisi che, conclude il nostro interlocutore, normalmente durano al massimo due settimane.