La petizione lanciata dagli artigiani contro la nuova legge prosegue: «Solo grazie al passaparola»
BELLINZONA - Oltre duemila firme per abrogare la Lia, il nuovo albo degli artigiani che agli artigiani non piace per niente. La petizione a-politica lanciata da un pugno di lavoratori indipendenti nei mesi scorsi fa incetta di adesioni «e tutto grazie esclusivamente alla mobilitazione e al passaparola» si legge in un comunicato diffuso oggi dai promotori.
Questi ultimi ritengono la nuova norma «inutile e dannosa» perché «non raggiunge in nessun modo gli scopi dichiarati e aggiunge nuovi problemi moltiplicando quelli già esistenti, che affliggono gli artigiani ticinesi, come concorrenza estera, burocrazia e costi» spiega Andrea Genola, primo firmatario. L'appello è dunque «rivolto a tutte le persone affinché si attivino nella raccolta firme e spedire le firme già raccolte entro il 13 marzo a Rete Ticino».