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LUGANOEcco perché il bus non aspetta i “ritardatari”

01.03.17 - 08:30
Sulle (dis)avventure dei nostri lettori con i mezzi pubblici, la parola passa alla TPL
Tipress
Ecco perché il bus non aspetta i “ritardatari”
Sulle (dis)avventure dei nostri lettori con i mezzi pubblici, la parola passa alla TPL

LUGANO - Raggiungere di corsa l’autobus in partenza, per poi restare comunque a piedi. Fare i conti con corse pazze e brusche frenate, che in un’occasione avrebbero pure ribaltato un passeggino. Oppure aspettare pazientemente alla fermata e vedere arrivare il bus che però tira dritto. Queste sono soltanto alcune delle (dis)avventure con il trasporto pubblico che negli scorsi giorni ci hanno raccontato i nostri lettori (vedi correlati). Ora la parola passa dunque alla Trasporti pubblici luganesi SA (TPL) che, rispondendo agli utenti, ci svela alcune curiosità operative.

Alla Pensilina Botta mi è capitato di voler salire quando il bus aveva ormai già chiuso le porte. Schiacciavo il sensore, ma l’autista - pur vedendomi - non mi ha aperto. (Riccardo)

TPL: «Si crea talvolta questa incomprensione, dovuta alla precedenza semaforica che il bus richiede e che, nel momento in cui viene recepita dal sistema, acquisisce. Da quel momento si illumina il cartello “Bus in partenza, porte chiuse” e il conducente deve tenersi pronto a partire in qualsiasi momento, in modo da evitare la perdita della precedenza acquisita. Perdita che potrebbe scaturire dall’apertura delle porte. Questa situazione fa sì che l’utente talvolta non comprenda il motivo per cui non gli sia concesso salire a bordo. Per ovviare a questo inconveniente, è stato recentemente introdotto un componente luminoso aggiuntivo ai semafori in uscita dalla pensilina che consente all’autista di aprire le porte fino a dieci secondi prima della partenza del veicolo».

Mi trovavo alla fermata Cinque Vie di Lugano e aspettavo il numero 3. Il bus è arrivato ma non si è fermato. Mi hanno detto che avrei dovuto alzare la mano per indicare all’autista di fermarsi. (Umberto)

TPL: «In effetti, fatta eccezione per i capolinea e la fermata Lugano-Centro, tutte le fermate sono a richiesta. L’utente viene infatti invitato a segnalare chiaramente la propria intenzione a salire sul bus mediante un cenno con la mano. Questo perché alcune fermate servono più linee, senza considerare che talvolta vengono sfruttate quali punti di ritrovo per motivi che esulano dal trasporto pubblico».

Sono salito sul bus e ho chiesto un’informazione al conducente. Il signore, piuttosto anziano, senza guardarmi non ha proferito parola e mi ha indicato col dito il cartello “Non si parla al conducente durante la marcia”. (Paolo)

TPL: «Durante la guida il personale è tenuto a prestare la massima attenzione a quanto accade lungo il percorso, avendo la responsabilità dei passeggeri che trasporta. Per questo motivo si invita l’utenza a non conferire con l’autista. È opportuno ugualmente sottolineare che la professione richiede anche una certa propensione ai rapporti interpersonali, e che un buon servizio include altresì il fornire assistenza e supporto qualora richiesto, ma esclusivamente a vettura ferma presso le fermate».

Solitamente prendo il bus negli orari di punta. Non sono mai riuscita a sedermi. Ho sempre fatto il viaggio in piedi. Mi chiedo se non sia il caso di inserire corse più frequenti. (Marcella)

TPL: «Siamo al corrente che negli orari di punta i bus possano essere maggiormente affollati. A differenza di altre imprese di trasporto attive nel cantone, il nostro servizio è di tipo urbano e come tale richiede veicoli con grandi capacità di trasporto e pochi posti a sedere. La maggior parte delle linee ha una cadenza che varia tra i quindici e i dieci minuti, e sulle tratte in cui nel tempo è stato registrato un particolare affollamento, sono state introdotte corse supplementari proprio negli orari di punta (per esempio le linee 1, 3 e 5), cercando sempre di far combaciare le cadenze con le coincidenze possibili. La TPL non può comunque decidere autonomamente in che modo e con quale frequenza introdurre le corse, bensì soltanto porre in evidenza eventuali anomalie o avanzare proposte alla committenza, che decide in merito».

I bus sono spesso in ritardo, quindi corrono come pazzi. Per una frenata brusca sono caduta e il passeggino con mio figlio si è ribaltato e nessuno, soprattutto l’autista, si è preoccupato se stavamo bene. (Valentina)

TPL: «La segnalazione non è direttamente e dichiaratamente rivolta alla nostra azienda, ma precisiamo che evidentemente una guida corretta e che rispetti le norme stradali è alla base della professione dell’autista. Come per tutte le altre imprese di trasporto, gli autisti sono tenuti a frequentare ciclicamente dei corsi organizzati dall’Unione dei trasporti pubblici per rinnovare il Certificato di qualificazione del conducente, obbligatorio per il trasporto di persone. Nei corsi i temi spaziano dalla sicurezza alla gestione di casi particolari. Inoltre, la TPL sensibilizza costantemente il proprio personale anche con corsi interni organizzati ad hoc dalla direzione, al fine di poter offrire un servizio che risponda alle aspettative dell’utenza. In caso di segnalazioni puntuali di simili avvenimenti, la TPL effettua un accertamento dei fatti e, se necessario, prende i dovuti provvedimenti».

Negli orari di punta a Lugano mettono in circolazione i bus piccoli, poi più volte mi hanno chiuso le porte addosso senza che nessuno battesse ciglio. (Maruska)

TPL: «Sulle linee particolarmente frequentate, in cui è stato riscontrato un marcato affollamento (3, 5 e 7 in particolare), i bus utilizzati dal lunedì al sabato, e in alcuni casi anche la domenica, sono articolati. Le uniche eccezioni riguardano i casi di manutenzione o riparazione dei mezzi, a cui si sopperisce in base alla disponibilità del parco veicoli oppure con veicoli supplementari. Per quanto riguarda la chiusura delle porte, è credenza comune che queste vengano gestite direttamente dagli autisti. In realtà, l’operazione avviene in maniera automatica, dopo un determinato periodo di tempo, fatta eccezione nel caso in cui l’utente prema il pulsante dedicato (illustrante un passeggino), il quale consente all’autista l’intervento e la chiusura. Le porte sono dotate di un sistema di sicurezza a tre livelli: il primo consiste nella fotocellula, che impedisce la chiusura delle porte in presenza quando rileva la presenza di un corpo estraneo; il secondo, in un sensore di spinta, che si attiva quando un oggetto urta o preme una delle ante; il terzo è costituito dal bordo sensibile, il quale urtando un oggetto, provoca la riapertura della porta».

Gli autisti sono spesso antipatici e costantemente incazzati con il mondo intero. Per non parlare di come guidano. (Tresy)

TPL: «L’azienda è particolarmente attenta al comportamento del proprio personale. La gentilezza e l’accortezza nei confronti dell’utenza sono punti fondamentali per la professione di autista nel settore pubblico. Per questo motivo il tema è stato oggetto più volte di sollecitazioni nei confronti dei nostri autisti, anche mediante corsi di sensibilizzazione dai quali è nato un “codice etico”, riportato in un libretto in possesso di ogni collaboratore».

La linea 3 che dalla Resega porta al Piazzale di Besso è spesso in ritardo e molte volte mi fa perdere il treno per Bellinzona. (Giuliano)

«Una delle peculiarità del servizio di trasporto su gomma è che deve assoggettarsi al traffico. Nonostante si possa beneficiare in alcuni, e nostro malgrado, pochi tratti della corsia preferenziale, certe linee che attraversano la città possono in effetti incappare in rallentamenti, se non addirittura colonne in certi tratti e determinati orari (normalmente in quelli “di punta”). Evidentemente questo fa sì che si possano accumulare ritardi. Qualora il ritardo accumulato fosse ritenuto “importante”, la nostra centrale operativa, che monitora costantemente la situazione, può ritenere opportuno inserire veicoli di supporto, in modo da ridurre il ritardo e garantire una cadenza regolare del passaggio alle fermate. Conosciamo il disagio provocato dal traffico e nei limiti delle nostre possibilità cerchiamo di sopperirvi. Laddove non sia possibile, suggeriamo alla nostra utenza di calcolare i tempi dei propri spostamenti valutando gli opportuni anticipi, così da limitare gli inconvenienti».

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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
è la seconda volta in pochi giorni che vedo un articolo sui mezzi pubblici (lamentele) riscrivo il mio post precedente: nel mondo ci sono persone educate e altre rozze e maleducate. ci sono utenti che appartengono alla prima categoria e altri alla seconda. lo stesso vale per gli autisti. non si può fare di ogni erba un fascio! poi é anche vero, come dice qualcuno, che il ticinese medio é SEMPRE e noiosamente pronto a brontolare per un pet!!!!

Verbania 7 anni fa su tio
@Mac67 Ma per favore...

Mac67 7 anni fa su tio
Risposta a Verbania
vai in giro per il mondo, guarda le tecniche di gestione del controllo biglietti, e gestione trasporti, io non ce l'ho con chi fa ci mancherebbe, bene il suo lavoro,saluto tutti gli autisti qualcuno risponde altri no , ma ringrazio. non e' questo il punto, il punto e' che abbiamo acquistato i rifiuti di altre citta' spacciate per alta tecnologia! pensaci, e vai a vedere, citta' anche molto piu' grandi di questo paesello in riva al ceresio, che viene definita "citta'" questa e' la mia rabbia il provincialismo, che non conosce altri sistemi e non fa auto critica. se si reputa una cosa sbagliata, ho imparato negli USA, in massa si puo' far cambiare rotta ad un'azienda, se si sta zitti, non cambiera' nulla e tanti utenti pagheranno 2 volte il mensile, andremo avanti con un abbonamento cartaceo ecc...

occhiodiairolo 7 anni fa su tio
Andate a piedi ... Così non avrete problemi con i trasporti pubblici! Poi risparmierete anche i soldi dell'abbonamento... E potrete comprarvi una fantastica bici elettrica!

mambo 7 anni fa su tio
Sempre a lamentarci di tutto e di tutti !Se pensiamo di essere più bravi noi allora cambiamolo noi questo brutto mondo ! C "e chi sta peggio di noi !!!!!!!

Lor1 7 anni fa su tio
Bla, bla, bla..

Nicklugano 7 anni fa su tio
I famosi "fasctidi grass" ?

avalon 7 anni fa su tio
"Arrampichiamoci sugli specchi" o " come diceva Svicolone, "Svicoliamo tutto a mancina" senza concludere niente. Di ricerca per soluzioni a favore dei CLIENTI, non se ne parla neppure...!
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