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I responsabili della ditta sopracenerina non risultano imputati, con le aziende coinvolte avevano unicamente «rapporti commerciali»
CAMORINO - Giovedì scorso vi abbiamo riferito dell’arresto del titolare e del direttore di una ditta di ponteggi di Camorino in relazione allo scandalo che sta scuotendo l’amministrazione cantonale. Erroneamente abbiamo indicato nella SH.F.E.D Ponteggi Sagl il nome della ditta. La società, invece, è «stata oggetto unicamente di un ordine di perquisizione e sequestro, che ha interessato lo stabile ove ella ha in locazione degli spazi unitamente ad una delle ditte coinvolte nel procedimento», come ci comunica tramite il suo rappresentante legale.
Il direttore e il procuratore della SH.F.E.D sono sì stati sentiti dagli inquirenti, ma «come persone informate sui fatti e non di imputati». L’azienda spiega di aver intrattenuto rapporti con le ditte coinvolte unicamente di natura commerciale, «limitati alla fornitura di personale a prestito, rispettivamente al subappalto di opere di ponteggi», scrivono.
Ricordiamo che le indagini degli inquirenti si stanno concentrando su un mercato di permessi di soggiorno falsi, alcune delle persone ammesse grazie a questi documenti sono state impiegate nelle aziende del 42enne e del 32enne finiti in carcere, la cui azienda con la SH.F.E.D condivideva gli spazi.
