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BELLINZONAVotazioni, il Governo fa un bilancio e si dice soddisfatto

12.02.17 - 15:57
Votazioni, il Governo fa un bilancio e si dice soddisfatto

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha espresso soddisfazione in merito ai risultati sulla votazione concernente la riduzione del numero di giudici per i provvedimenti coercitivi. «La popolazione ticinese, - si legge in una nota stampa - attraverso l’approvazione della modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria proposta da Governo e Parlamento, ha in sostanza confermato la bontà dell’attuale organizzazione dell’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi, all’interno del quale continueranno a operare, come dal mese di giugno 2016, tre giudici. Un’organizzazione che consentirà di ottenere un risparmio annuo netto pari a 256'000 franchi consolidando l’intero pacchetto di misure per il riequilibrio delle finanze cantonali. Come deciso dal Gran Consiglio, all’Ufficio in questione, quale misura compensativa, verrà attribuita un’unità giuridica proveniente dall’Amministrazione cantonale, che non intaccherà in alcun modo il risparmio previsto. I tre giudici e i collaboratori dell’Ufficio giudiziario continueranno quindi a operare con l’organico attuale, garantendo, come avvenuto negli scorsi sette mesi, la propria importante attività, accrescendone l’efficienza e l’efficacia mediante una nuova organizzazione dell’esecuzione dei propri compiti».

Finanziamento delle prestazioni di assistenza e cura a domicilio

Per quanto riguarda la decisione del popolo di respingere la modifica alla Legge cantonale sull’assistenza e la cura a domicilio,  il Consiglio di Stato riferisce che «si impegnerà – in collaborazione con gli operatori del settore – a ottenere il risparmio attraverso misure organizzative; obiettivo peraltro non ritenuto inattuabile dagli operatori del settore».

Soglie per alcune prestazioni sociali

Infine il Governo ha espresso soddisfazione per  la decisione della popolazione ticinese di confermare le decisioni di Governo e Parlamento e respingere il referendum contro la modifica alla Legge cantonale sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali. «La decisione odierna non diminuisce la qualità del nostro aiuto sociale per le famiglie, che continuerà a fornire prestazioni in media del 30% superiori a quelle degli altri Cantoni svizzeri. Grazie a questa revisione normativa, in Ticino sarà infatti possibile erogare prestazioni sociali e sostenere le famiglie in difficoltà in modo più equo, eliminando alcune distorsioni e permettendo di riorientare la politica familiare destinando circa 3 milioni di franchi l’anno a misure che favoriscano la conciliazione fra vita familiare e carriera professionale».

 

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