Cinque uffici postali del nuovo comune rischiano la chiusura. Tra di essi pure Giubiasco. «Paradossale. Ogni giorno serve centinaia di utenti»
BELLINZONA - Claro. Bellinzona San Paolo. Semine. Giubiasco. Camorino. Sono 5 gli uffici postali della Nuova Bellinzona che secondo la lista diramata da Syndicom rischiano la chiusura. Tanti. Per il PPD della Nuova Bellinzona, troppi. «Da diverso tempo - scrivono i rappresentanti del PPD - le chiusure nel Cantone si susseguono a ritmo incalzante tanto da rendere la missione de La Posta completamente avulsa dalla definizione di servizio pubblico».
Identità per i quartieri - Secondo il PPD, la presenza di uffici postali «non mantiene soltanto preziosi posti di lavoro, ma anche e soprattutto riconosce il ruolo determinante della presenza di un’istituzione, quale la Posta rimane, nel ridefinire e favorire l'identità dei futuri quartieri della nuova Bellinzona».
Paradosso a Giubiasco - Il caso di Giubiasco poi è paradossale. «Inserire la sede nella lista degli uffici a rischio suscita incredulità. Ogni giorno serve centinaia e centinaia di utenti e numerose aziende».
«Il Governo faccia qualcosa» - Per tutte queste ragioni, la sezione PPD della nuova Bellinzona ritiene le proposte ventilate da La Posta altamente inopportune e chiede fermamente che siano riconsiderate. «Presenteremo tramite i nostri rappresentanti in Gran Consiglio un atto parlamentare per chiedere al Consiglio di Stato di attivarsi per impedire queste chiusure».