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TENEROProgramma occupazionale a due ore da casa: «Così non c’è tempo per le ricerche»

06.02.17 - 08:02
Lo sfogo di un 32enne disoccupato che tra un mese non riceverà più alcuna indennità: «Il lavoro ora me lo scordo». Il Cantone: «Segnalateci le vostre difficoltà»
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Programma occupazionale a due ore da casa: «Così non c’è tempo per le ricerche»
Lo sfogo di un 32enne disoccupato che tra un mese non riceverà più alcuna indennità: «Il lavoro ora me lo scordo». Il Cantone: «Segnalateci le vostre difficoltà»

TENERO – È disoccupato. E gli fanno seguire un piano occupazionale a due ore da casa sua. «Mi spiegate dove trovo il tempo per cercare un lavoro?» È la domanda che si sta facendo Andrea (vero nome noto alla redazione), 32enne di Tenero, in cerca di un impiego nella vendita. E sono in tanti a trovarsi in questa situazione. Andrea a fine febbraio si vedrà scadere la disoccupazione. E siccome ha una moglie salariata ed è proprietario di una casa, non beneficerà dell’assistenza. «Io non voglio farmi mantenere da mia moglie. E nemmeno dallo Stato. Il tempo stringe. Ma se mi costringono a passare le mie giornate alla Caritas di Pollegio, come ne esco da questa situazione?»

Un caso paradossale – La storia di Andrea non rappresenta un caso isolato. Già un altro giovane, anche lui inserito nella struttura di Pollegio, a metà dicembre aveva denunciato in un articolo pubblicato da 20 minuti/tio.ch, la mancanza di tempo per le ricerche di lavoro. «A ottobre – spiega Andrea – l’Ufficio regionale di collocamento mi ha inserito per quattro mesi in questo programma occupazionale. Otto ore al giorno a smontare e riciclare materiale elettrico. Assurdo. In quei quattro mesi io avrei dovuto cercare un lavoro. Disperatamente. Visto che poi da febbraio non riceverò più un franco».

Richieste vane – Andrea chiede invano al consulente l’esonero dal programma occupazionale. «Vorrei stare a casa in modo da dedicarmi totalmente alle ricerche di lavoro. Visto che da fine febbraio non avrò più nulla e mi toccherà appoggiarmi finanziariamente a mia moglie. Il consulente ha respinto la richiesta, non ritenendo valide le mie argomentazioni. Mi è stato detto anche che stranamente chi viene inserito in questi programmi poi si attiva maggiormente a trovare lavoro».

Quella mezza giornata a settimana – Andrea vive sulle colline di Tenero. Per andare e tornare da Pollegio percorre in totale cento chilometri di auto al giorno. «E se vado con i mezzi pubblici, ci impiego due ore e mezza all’andata e un’ora e mezza al ritorno. Al massimo ho diritto a mezza giornata a settimana da dedicare alle ricerche. Il mio responsabile a Pollegio è disposto a concedermi mezza giornata in più per le ricerche. Ma non è comunque evidente, quando si hanno praticamente le ore contate. Devo presentare dodici lettere di ricerca di lavoro al mese. Ma non è nemmeno più questo il problema. Io voglio trovare un lavoro. E il sistema mi mette i bastoni tra le ruote, con decisioni senza senso».

La situazione generale – Attualmente in Ticino sono circa 800 le persone che, come Andrea sono invitate a seguire un programma occupazionale. In dicembre Sergio Montorfani, capo della Sezione cantonale del lavoro, aveva evidenziato come delle 3'163 persone che avevano terminato un piano occupazionale nel corso dell’ultimo anno, 1'255 (il 39,7%) avevano ritrovato un posto di lavoro.

I diritti – Al di là di questo va detto che Andrea non è l’unico a lamentarsi per la mancanza di tempo da dedicare alle ricerche di lavoro, quando si frequenta un piano occupazionale. Di casi analoghi se ne segnalano parecchi. Montorfani non ci sta a passare per il “cattivo” della situazione. «Per regola generale – dice – valida in tutti i programmi occupazionali, i partecipanti hanno diritto ad assentarsi tutto il tempo necessario per la ricerca di lavoro, attività che deve ovviamente rimanere prioritaria. Devono però documentare l’uso del tempo per le ricerche, alfine di evitare possibili abusi».

Sostegno – Questa regola, e lo ribadisce con fermezza, non è mai cambiata. «Anzi, semmai è stata rafforzata negli anni recenti, quando abbiamo chiesto a tutti gli operatori dei programmi occupazionali di sostenere i partecipanti in maniera ulteriormente accresciuta nelle loro attività di ricerca».

Invito alla segnalazione – Affermazioni che stridono con quelle di Andrea e di altre persone nella sua stessa situazione. Montorfani è chiaro: «Se qualcuno dovesse sentirsi ostacolato nella sua ricerca di lavoro durante la partecipazione a un programma occupazionale, può segnalare la situazione al suo consulente o all’Ufficio delle misure attive della Sezione del lavoro, che provvederà alle opportune verifiche».

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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
scelgo questo blog perché é il più frequentato. chiedo a TIO: dov'è finito l'articolo sul ragazzo francese in ospedale dopo le botte della polizia? c'era pure la foto di hollande al suo capezzale.

red 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Buongiorno Sedelin,l’articolo apparso questa mattina sulla visita di Hollande al giovane Théo è stato pubblicato per errore e successivamente messo offline in quanto era già comparso un articolo sulla stessa notizia ieri. Ce ne scusiamo. Può trovare di seguito il link a quest’ultimo articolo: http://www.tio.ch/News/Estero/Attualita/1130015/Hollande-cerca-di-placare-la-rabbia-delle -banlieue

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a red
grazie!

GIGETTO 7 anni fa su tio
Gli URC dovrebbero chiudere non svolgono nessun tipo di utilità nei confronti dei disoccupati!!!!!!

Benji78 7 anni fa su tio
Gli URC potrebbero e dovrebbero fare molto di più. Spesso i consulenti sono dei burocrati incompetenti che non sanno cosa fare e cosa proporre. La cosa più rapida e facile per loro è parcheggiare il malcapitato a fare cose non utili ad un reinserimento professionale e addirittura per taluni molto frustranti. La Caritas di Pollegio ne è un esempio. A meno che non sia un caso sociale particolare, un 32 con l'aspirazione a trovare un posto di lavoro non può essere mandato a perdere tempo a smontare lavatrici e frigoriferi o a piantare piantine d'insalata. Spero che nell'arco di tutto il periodo della disoccupazione abbiano saputo proporgli qualcosa di meglio

miba 7 anni fa su tio
Eppure qualcosa non mi quadra. Un piano occupazionale a due ore e mezza da casa sua mentre poi nell'articolo risulta che la persona in oggetto abita a Tenero, che il piano occupazionale è a Pollegio e che si sposta con l'automobile. Da Tenero a Pollegio sono esattamente 40 km (e non 50 come riportato nell'articolo) ed inoltre il tempo di percorrenza è di 34 minuti. Se invece optasse per i mezzi pubblici (treno) la durata del percorso è di un'ora e 2 minuti all'andata e rispettivamente 59 minuri oppure un'ora e 11 minuti al ritorno. Fonti: tomtom e rispettivamente orario FFS

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a miba
...non rappresenta un caso isolato. Già un altro giovane, anche lui inserito nella struttura di Pollegio, a metà dicembre aveva denunciato...Non tutti abitano a pochi metri da una fermata dei mezzi pubblici ed il TomTom non tien conto del traffico che c'è tra Camorino e Quartino.

miba 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
adesso però non esageriamo... Chiunque può permettersi una bici per spostarsi da casa ad una fermata dei mezzi pubblici (non siamo mica nelle pianure della Patagonia!) ed il tomtom tiene per contro conto del traffico (alla partenza fornisce un'ora di arrivo tenendo conto della velocità in cui si sta percorrendo il tragitto che quindi potrebbe anche essere inferiore ai 34 minuti da me indicati). Il problema tuttavia è un altro e cioè che qui si spara a zero sia sugli uffici URC che sul Cantone quando invece volere o volare la situazione dell'occupazione è purtroppo nota a tutti (non puoi "occupare" una bottiglia di un litro con 10 litri...) ed i miracoli non li fa nessuno. La persona in oggetto con tutte le leggi che abbiamo è sufficientemente tutelata e sinceramente questa storia mi sembra un po' come una tempesta in un bicchier d'acqua

poverella 7 anni fa su tio
Se l'URC facesse bene il lavoro non nascerebbero tutti i giorni ditte di lavoro interinale...

SosPettOso 7 anni fa su tio
..è quello di "regolarizzare" i disoccupati che lavorano in nero percependo contemporaneamente indennità e salario. Questi però sono una minoranza e il problema andrebbe risolto alla radice combattendo tutto il lavoro nero, e non solo quello dei disoccupati. Così facendo invece si condanna a vessazioni, demotivazione e depressione un gran numero di disoccupati per colpire i pochi che abusano del sistema. Questi pochi si sottraggono abbastanza in fretta facendosi assumere regolarmente e a subire rimangono gli onesti. Ad una persona onesta fa molto strano ed è difficile da accettare, ma l'unico modo per evitare il piano occupazionale è quello di darsi malati... Ci si trova a dover combattere gli abusi, ...con un abuso!

gmogi 7 anni fa su tio
A me il lavoro l'urc non l'ha trovato e non lo troverò più perché sono troppo vecchio. Mi avevano fatto fare un corso "quadri" tanto per... che se non mi sbaglio costa 10'000.- franchi a persona....eravamo in 22. Avrei potuto darlo io quel corso, visto che più o meno era quello che facevo prima. Saluti a tutti e speriamo che la barca non si riempia troppo.....

pillola rossa 7 anni fa su tio
Lo scopo di certe statistiche non è dare un'idea dell'andamento, ma giustificare la validità di certe istituzioni. Chi redige queste statistiche? I responsabili dei PO? Chi decide quanti posti liberare per i PO e per quali periodi? Com'è possibile che certi responsabili di PO che lavorano al cento per cento abbiano altre attività lucrative private? E chi impiegano (magari in nero) per le loro attività private? È normale che un direttore di PO abbia un famigliare stretto nell'URC? E quante volte i PO "cedono" i loro disoccupati ad altri datori di lavoro per 3 giornate di prova, ripetute più volte durante un mese perché il lavoratore non va mai bene? Chi controlla?

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
vero!!

L.M1010 7 anni fa su tio
é tutta un mangia mangia dietro, stare ai corsi é farsi umiliare! oltre avere l'umiliazione di non avere un lavoro, addirittura ti sfruttano come animali da circo, trovi un posto di lavoro e poi si mettono d'accordo come sfruttarti a gratis e nel frattempo dietro ci guadaniano entrambi... dalle 7.00 sul cantiere a un ora da casa mia, mi facevano finire alle 19 o anche più tardi a volte.. e sulla pausa pranzo avevo mezz'ora spaccata di pausa.. per un mese così tra promesse di contratto ecc.. ed ero in stage la cosa grave, essendo diplomato.. in più dovevo fare le ricerche di lavoro, e sul cantiere ti spacchi la schiena. in breve ho detto una delle mie tante esperienze in disoccupazione. quindi capisco cosa succede, perché é GRAVISSIMO ciò che ci sta dietro

pillola rossa 7 anni fa su tio
non riesco a postare

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
solo messaggi corti

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Colpa del segno percento?

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Esattamente. Grazie!

MDF 7 anni fa su tio
Si chiamano programmi occupazionali ma dovrebbero chiamarli "LAVORA A GRATIS per gli interessi di qualcun altro". Trovo che questi programmi siano una vera e propria presa... in giro. Effettivamente una persona che svolge un programma occupazionale è un disoccupato che sta lavorando per gli interessi di qualcun altro. Mi starebbe bene il programma occupazionale se nel frattempo non mi scalassero i giorni di indennità (dato che effettivamente sto lavorando...). Inoltre pago l'AD perché nel caso dovessi rimanere senza lavoro ho la possibilità di impiegare tempo ed energie per la ricerca di un nuovo impiego. La verità comunque è che nessuno vuole guardare in faccia la realtà. Anche se la disoccupazione rimane circa "stabile" le persone che beneficiano di assistenza perché hanno terminato le indennità continuano ormai ad aumentare costantemente da diversi anni. Non ho mai sentito che l'URC ha trovato un posto di lavoro a qualcuno. Non hanno alcuna influenza o potere verso le aziende. Il potere di assegnare posti di lavoro è stato ceduto alle agenzie di collocamento le quali fanno i propri interessi $$$ infischiandosene altamente della responsabilità che hanno nei confronti delle persone e della società in generale. Si potrebbe scrivere un romanzo sul sistema marcio che ci ritroviamo, ma dato che la mia pausa è finita... ritorno al lavoro...

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a MDF
A questo punto (Opinione personale naturalmente) sarebbe meglio che lo stato si sostituisca alle agenzie interinali per gli iscritti all'URC almeno incassano e magari pagano di più e più a lungo gli stessi disoccupati.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a MDF
Aggiungo ;o)) Basti pensare che lo stato ha dato mandato all'adecco per far lavorare i falsi profughi, la stessa azienda che alcuni anni fa se non ricordo male ha pagato meno tasse del dovuto (Dopo aver discusso / patteggiato con lo stato stesso), in pratica se il pesce puzza dalla testa anche il resto non può essere da meno.

mariposa 7 anni fa su tio
che qualquno (anche in incognito) vada a controllare questi "programmi occupazionali" e si renderà conto che dietro c'è un affare a scapito dei disoccupati. Ho conosciuto diverse persone che me he hanno parlato. C'è da mettersi le mani nei capelli e chiedersi il perchè ed il chì sta permettendo tutto questo. Ci sono persone che vogliono lavorare e spesso queste persone escono da questi programmi demotivate e depresse.

Giovanii 7 anni fa su tio
non sei mica l'unico con questi problemi.. rivolgiti alla IPT che loro sanno come trovarti un lavoro !!(però lavori gratis) ah ah simpaticoni quelli della IPT. è un periodo del Lella per tutti.. a parte i figli di papà !!

Serfol71 7 anni fa su tio
Lei è uno di quelli che pensa che essere disoccupato sia una pacchia...?Probabilmente non ha mai vissuto personalmente cosa significa non avere un lavoro...prendere solo "porte in faccia"...venire deriso quando si va a fare la ricerca di persona...e oltretutto ritrovarsi a dover risolvere anche i problemi creati dai vari uffici di collocamento che, invece di aiutare gli utenti, non fanno altro che dare penalità...perche di aiuti concreti non se ne parla....è tutta una "presa per il c... !!!

Pulentaebrasaa 7 anni fa su tio
Se vuole veramente cercare lavoro, costi quel che costi lo può fare anche la sera o durante i weekend. O pretende di farlo durante gli orari d'ufficio? Troppo comodo.....

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Dalle mie parti negli uffici la sera di solito è tutto buio.

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
immaggino non sei mai stato in un corso occupazionale per parlare così! o magari ci lavori pure dentro come responsabile..pensi con la cacchio di crisi che c'è inviare una lettera che sia per posta o posta elettronica allora va bene così?? ahah se si cerca si deve avere TEMPO!! poi se ti presenti di persona hai una possibiltà in più di farti conoscere meglio.. quindi non condivido per niente il tuo commento, pura ignoranza!

gigipippa 7 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Personalmente la pensavo come te, poi mio malgrado dopo aver lavorato per quasi trent' anni mi son dovuto cercare un nuovo impiego e l`ho anche trovato essendo altamente qualificato. Ho passato tutto l' iter della LADI e ne sono rimasto schifato, una macchina enorme che mantiene un numero imprecisato di persone tra URC, UMA,SECO, fondazioni varie e vari consulenti esterni, troppi che ricoprono la funzione di controllori e controllati allo stesso tempo. Come sempre il cittadino paga ed il disoccupato subisce !

Benji78 7 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Infatti, secondo me, il problema non è quello di fare le ricerche di lavoro, ma di essere vittime di un sistema che non centra nulla con il reinserimento professionale. Per un 32enne andare alla Caritas di Pollegio o in altri luoghi simili insieme ad asilanti e casi sociali a smontare lavatrici e piantare insalata può essere molto frustrante. Ti invito a provarlo. Ti basterebbero un paio di giorni per capire che di comodo non c'è nulla.

Drullo 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Bravo

Pulentaebrasaa 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Le ricerche da casa le può anche fare (internet, lettere, ecc...)!!! Basta averla troppo comoda!

SosPettOso 7 anni fa su tio
A Pollegio si chiama "piano occupazionale " perché permette a Caritas di dare del lavoro al suo personale che sarebbe difficilmente "impiegabile" in un qualsiasi ambito. Escludendo segretaria e cuoca, i disoccupati e gli asilanti si trovano ad avere a che fare con dei veri e propri aguzzini senza le dovute qualifiche che non si fanno alcuno scrupolo a minacciare ritorsioni (ti segnalo al tuo collocatore). Invece di aiutare il disoccupato, il centro Caritas gli da il colpo del KO. La LADI stabilisce che il piano occupazionale dovebbe fornire una formazione/qualifica per facilitare l'inserimento o venir assegnato in previsione di un assunzione (periodo di prova). Caritas non fa ne l'uno ne l'altro... Secondo Montorfani la statistica dice che un terzo dei disoccupati, dopo il piano occupazionale, troverebbe un impiego. In realtà, buona parte di questi viene condannata al piano occupazionale al finire del periodo quadro e dunque esce dalle liste dell'URC perché dopo un simile trattamento perde qualsiasi motivazione.

JMC 7 anni fa su tio
In gran parte d'accordo con tip75 e davidi81 1 - i COLLOCATORI non son per nulla competenti. Oltre al controllo della tabella delle ricerche, ad attribuire una qualche penalità e affibbiare programmi ocupazionali (insegnare a scrivere un CV ad una persona che ha finito l'università o mandare una signora di 64 anni a fare corsi di cucina) inutili non fanno. 2 - i PROGRAMMI OCCUPAZIONALI sono inutili e denigranti. A cosa serve a un venditore stare a reciclare del materiale piuttosto che a un impiegato d'ufficio stare a catalogare libri alla Caritas? A cosa serve a un impiegato di commercio seguire un programma occupazionale di pura realtà virtuale (comprare, vendere, contabilizzare, ecc.)?. Perché programmi occupazionali nell'ambito dell' informatica (pacchetto OFFICE, programmi gestionali, programmi di disegno CAD o altri ancora) del perfezionamento delle lingue (lingue nazionali e inglese) piuttosto che aiuti a riqualifiche non sono proposte?? 3 - Purtroppo é sempre più diffusa l'idea che i programmi occupazionali siano dei grandi raggiri di soldi, utili unicamente a dare un'occupazione a un qualche ex disoccupato ( un po come ad alcuni tra i collocatori). FATE QUALCOSA PER SMENTIRE QUESTE IDEE.

JMC 7 anni fa su tio
Risposta a JMC
sembra che l'interesse di questi uffici non sia di aiutare a trovare un lavoro, bensi di smotivare il ricercatore per fare in modo che esca dalla disoccupazione

shooter01 7 anni fa su tio
La cosa che più MI DISGUSTA, è il fatto che siccome questa persona, come tanti di noi, ha fatto dei sacrifici ed ha una moglie che per aiutare l'economia domestica lavora, non abbia diritto a nessun sussidio, nonostante che le tasse le paga e le avrà pagate anche in passato. In parole povere: non vale proprio la pena di investire in questo paese, in nulla

mats13 7 anni fa su tio
Risposta a shooter01
E il sussidio della disoccupazione cosa è? Se del caso potrà inoltrare domanda di sussidio CM.

navy 7 anni fa su tio
A l'URC vi sono troppe cose che non vanno. E' ora che la politica metta il naso in quei ambiti e sistemi i malfunzionamenti. Se poi, questi politici, non ci riescono, licenziarli che così toccano con mano e la piantano di fare pronostici e statistiche buone per il cestino dell'immondizia.

tip75 7 anni fa su tio
il signor Montorfani farebbe bene a fare la trafila che fanno fare a persone che hanno perso il lavoro e a vedere coi suoi occhi come vieni trattato, come un ladro pezzente da due ignorantelli che hanno un lavoro solo perchè gliel'hanno inventato al cantone. a parte i casi di abuso che non sono la massa, gli altri meritano rispetto, il collocatore non ha le qualitÀ CHE DOVREBBE AVERE, anzi si comporta come il padreterno...ha ragione davidi81: MAFIOSI

davidi81 7 anni fa su tio
sono dei mafiosi ci sono sotto sicuramente molti soldi sotto a questi inutili programmi occupazionali...l'URC non sostiene più le persone a cercare un lavoro,si limitano a far fare programmi occupazionali cercando di rempire gli spazi vuoti che hanno e infischiandosene dell disoccupato...sarebbe meglio aver diritto a meno indennità ma senza questi programmi utili solo a ungere(e mi piacerebbe sapere quanto prendono le associazioni per ogni persona)il sistema..MAFIOSI

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a davidi81
Basti pensare che lo stato ha dato mandato all'adecco per far lavorare i falsi profughi, la stessa azienda che alcuni anni fa se non ricordo male ha pagato meno tasse del dovuto (Dopo aver discusso / patteggiato con lo stato stesso), in pratica se il pesce puzza dalla testa anche il resto non può essere da meno. Inoltre in questo modo l'URC / stato risparmiano sui disoccupati (E scusa se è poco!!!) e non andrebbero diminuite, ma al contrario AUMENTATE, perchè a furia di diminuire rischia la sparizione. A questo punto (Opinione personale naturalmente) sarebbe meglio che lo stato si sostituisca alle agenzie interinali per gli iscritti all'URC almeno incassano e magari pagano di più e più a lungo gli stessi disoccupati.

davidi81 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
il discorso delle agenzie interinali è un'altro scandalo che dopo il frontalierato rappresenta un'altra piaga triste del nostro cantone

Lourmarin 7 anni fa su tio
Effettivamente è assai assurdo che un piano occupazionale non permetta di avere il tempo per fare delle ricerche di lavoro. Sono in molti a lamentarsi per questa situazione. E questo è un problema che va risolto anche perché influenza assai il morale. Anche perché spesso i piani occupazionali poco o nulla hanno a che vedere col passato professionale della persona. Non regge invece la lamentela per la trasferta. Primo coi trasporti pubblici da Tenero/Contra a Pollegio ci si impiega meno di due ore. Basta verificare sul sito FFS. Secondo molte persone dalla Leventina o da Blenio si spostano tutti i giorni fino a Lugano o Mendrisio per lavoro. E ci impiegano un tempo simile. Oggi purtroppo fare il pendolare è una realtà. Terzo il giorno in cui questa persona troverà del lavoro e lo troverà a Airolo o a Mendrisio non lo accetterà perché dovrà spendere troppo tempo per raggiungerlo? Siamo un po' realisti dai.

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a Lourmarin
Per un lavoro questi sacrifici si fanno. Un piano occupazionale però non è un lavoro ma un vero e proprio ostacolo per chi un lavoro lo sta cercando. Presso Caritas entra in gioco anche il comportamento vessatorio degli "operatori". Oltre il danno anche la beffa.

MDF 7 anni fa su tio
Risposta a Lourmarin
Il giorno in cui troverà posto di lavoro ad Airolo o Mendrisio lo accetterà molto volentieri perché sarà il suo posto di lavoro! Guarda che non voler farsi prendere per il ... non vuol dire essere fannulloni. Una persona non deve ritagliarsi lo spazio per cercare il posto di lavoro perché nel frattempo sta lavorando per qualcun altro. Se caso dovrebbe essere il contrario: prima cerco il posto di lavoro e se mi avanza tempo ed energie lo dedico a terzi...

bananajoe 7 anni fa su tio
Scusatemi, ma credo sia capitato a tutti almenno una volta di lavorare con un contratto in scadenza e dover cercare nel frattempo un lavoro. Non capisco... sono 3 lettere a settimana...

daniele77 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
tre lettera a settimana il minimo richiesto da URC, ma se vuoi trovare lavoro sono molte di più, oltre che girare i potenziali datori di lavoro, cercare su giornali, siti, ecc. effettivamente cercare lavoro (difficile da trovare) se stai facendo altro "tanto per farti fare qualcosa" è dura.

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
in passato inviavi una lettera ed eri subito preso.. ma come si può pretendere di stare occupati 8 ore più il viaggio ecc e cercare lavoro? bisogna andare sul posto, che ti fai già conoscere.. ci vuole tempo per fare queste cose.. altro che corsi occupazionali (che sono a una mafiata, e credimi se ci entri dentro ti accorgi i motivi).

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a L.M1010
Direi proprio il contrario, in passato potevi recarti sul posto a chiedere lavoro ed i furbetti poi richiedevano già il timbro sul famoso foglio della disoccupazione. Sai quanta gente ho visto passare dove lavoravo a chiedere semplicemente "assumete nuovo personale?" senza neppure avere le qualifiche e poi pretendere il timbro? Oggigiorno bisogna documentare la propria ricerca di lavoro quindi questo modus operandi non viene più accettato. Poi che ognuno faccia come vuole!

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
non credo proprio.. per esperienza lo dico. Poi tornando al commento iniziale che hai fatto, si capisce che non hai mai fatto un corso occupazionale.. altro che tre lettere a settimana.

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a daniele77
Non si girano i potenziali datori di lavoro, si scrive!! Appunto si cerca su giornali e siti internet quindi da casa si può fare tutto, però forse per qualcuno questo non è possibile, per me lo è stato!
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