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CANTONELacune nella legge sui territori interessati da pericoli naturali, si cambia

24.01.17 - 08:49
Il Consiglio di Stato ha approvato il Messaggio concernente la sua totale revisione
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Lacune nella legge sui territori interessati da pericoli naturali, si cambia
Il Consiglio di Stato ha approvato il Messaggio concernente la sua totale revisione

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato il Messaggio concernente la revisione totale della Legge sui territori interessati da pericoli naturali.

La catastrofica alluvione del 1978, che provocò 7 decessi e oltre 600 milioni di franchi di danni, ha messo in evidenza l’esistenza di lacune nella prassi cantonale relativa ai pericoli naturali, lacune non colmabili con le normative cantonali allora esistenti.

Nel 1990 quindi, quale primo Cantone della Svizzera, fu approvata in Ticino la Legge sui territori soggetti a pericoli naturali (LTPnat).

La LTPnat era nata con l’obiettivo di disciplinare l’accertamento (livello conoscitivo), la premunizione e il risanamento (livello gestionale) dei territori esposti o colpiti da pericoli naturali, come pure il sussidiamento dei necessari provvedimenti (livello operativo).

Il Decreto esecutivo concernente l'accertamento dei territori soggetti a pericoli naturali, entrato in vigore il 24 marzo 1995, ha inoltre specificato competenze, contenuto e procedura del Piano delle Zone di Pericolo (detto in seguito PZP).

A seguito di un’intensa attività durata ben 25 anni, ed al di là dei buoni risultati raggiunti, si è reputato opportuno fare un bilancio della situazione, che ha portato alla decisione di procedere con una revisione totale della legge attualmente in vigore, con l’intenzione di raggiungere gli obiettivi seguenti:
- semplificare e accelerare le procedure;
- chiarire modalità operative e compiti, esplicitando nell’atto normativo quanto già avviene per prassi;
- migliorare la struttura e la forma del testo normativo, prevedendo anche l’introduzione di un regolamento d’applicazione che consenta di ridurre la densità normativa della legge.

Nella sostanza, con la revisione totale della legge non si prevedono dei cambiamenti radicali nell’approccio alla tematica dei pericoli naturali. Si interviene però in modo sostanziale laddove l’attuale legge ha mostrato tutti i suoi limiti di applicazione.

In particolare la nuova legge prevede lo snellimento della procedura di adozione del PZP, l’abrogazione del Piano cantonale di premunizione e risanamento (detto in seguito PCPR) e l’introduzione di una competenza sussidiaria esplicita dei Comuni per le misure tecniche e organizzative riflettendo quanto già concretamente avviene. Tali modifiche consentiranno un incremento di efficienza ed efficacia, riducendo il carico amministrativo di tutte le parti coinvolte, e accelerando l’implementazione delle misure emerse dall’accertamento tecnico dei pericoli.

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