NOVAGGIOFinge di vivere all'estero, "incastrato" dai vicini

NOVAGGIO - Fare le valigie, salutare i vicini, dichiararsi partiti all'anagrafe comunale – destinazione: Asia, Sud America, un atollo tropicale – e poi... rimanere dove si è. A casa propria. Nascosti ma neanche troppo. Le finte partenze funzionano così: persone che-non-dovrebbero-essere-qui ma invece ci sono, le incontriamo per strada, al supermercato, senza immaginare che “ufficialmente” risultano partite da un pezzo per chissà dove. A Novaggio, nel Luganese, alcuni residenti si sono accorti della stranezza e si sono rivolti al Municipio che ha avviato delle verifiche su un 50enne del posto «trasferitosi» nelle Filippine un anno fa.

O almeno, così aveva comunicato agli uffici comunali. In realtà, stando a testimonianze raccolte da tio.ch-20minuti tra i vicini, l'uomo – cittadino svizzero – «è sempre rimasto a Novaggio tranne per brevi trasferte di alcuni giorni». Perché un così strano comportamento? Casi simili in realtà sono rari ma non introvabili, «specie nei paesi più piccoli» spiega Dario Giudici della Fondazione ticinese per il secondo pilastro. «Capita purtroppo che persone magari insospettabili simulino con la propria cassa pensione una partenza “definitiva” per ritirare in modo indebito i soldi del secondo pilastro».

La finta partenza, continua Giudici, «è di norma verso paesi extra europei e di preferenza lontanissimi, dove il controllo presso le autorità locali è estremamente difficile per le casse pensione». A quest'ultime «la legge ha dato l'onore del controllo ma strumenti insufficienti ad eseguirlo» afferma l'esperto.

La soluzione? «Maggiore attenzione da parte delle autorità comunali e cantonali» le quali (per i mancati introiti fiscali) sono le vere vittime del raggiro. «Specie i comuni meno grandi tuttavia per mancanza di strutture di controllo e personale sono più esposti a questi fenomeni» conclude Giudici. Nel paese piccolo, però, per fortuna la gente mormora. E le bugie non vanno lontano.