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CANTONE“Prima i nostri”... ma solo se ci sono le competenze

20.01.17 - 10:20
Il Consiglio di Stato risponde all’interrogazione di Massimiliano Robbiani riguardo il nuovo collaboratore torinese del centro di dialettologia
TiPress
“Prima i nostri”... ma solo se ci sono le competenze
Il Consiglio di Stato risponde all’interrogazione di Massimiliano Robbiani riguardo il nuovo collaboratore torinese del centro di dialettologia

BELLINZONA - La notizia dell’assunzione presso il DECS di un collaboratore scientifico proveniente da Torino non aveva mancato di suscitare forti polemiche in tutto il Ticino durante la scorsa settimana. Puntuale era quindi scattata l’interrogazione di Massimiliano Robbiani e puntuale è ora arrivata la risposta chiarificatrice del Consiglio di Stato, che ha confermato l’assunzione al 60% per un anno di un ausiliario per il Centro di dialettologia.

Il motivo è presto spiegato. La persona assunta «possiede una specifica, quanto rara, formazione onomastica e notevoli competenze informatiche», ha spiegato il Governo, precisando come non sia stato «possibile trovare in Ticino» una figura con le stesse caratteristiche cumulate «malgrado le ricerche». Il collaboratore, viene precisato, non sarà stipendiato direttamente dal Cantone ma finanziato attraverso l’Aiuto federale per la salvaguardia  della lingua e della cultura italiana.

Punzecchiato da Robbiani sul “dover dare l’esempio”, il Consiglio di Stato ha chiarito inoltre che il DECS applica le leggi al pari di ogni altro dipartimento, spiegando che la mancanza di un concorso è dovuta al fatto che l’Amministrazione cantonale non prevede concorsi per gli ausiliari.

Al momento dell’approvazione del Preventivo 2017 sarà inoltre assunta al 50% anche una collaboratrice ausiliare ticinese, già individuata, che al momento sta seguendo un’apposita formazione in campo onomastico presso un’università svizzera.

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