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CANTONECatastrofe in Ticino: Non capita, ma se capita?

19.01.17 - 18:38
Il rischio sismico nella Svizzera italiana è ridotto, ma la neve da sempre spaventa anche il sud delle Alpi. Ma cosa succede se nevica un metro in un giorno?
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Catastrofe in Ticino: Non capita, ma se capita?
Il rischio sismico nella Svizzera italiana è ridotto, ma la neve da sempre spaventa anche il sud delle Alpi. Ma cosa succede se nevica un metro in un giorno?

Uno sciame sismico che prosegue da mesi e una nevicata più che eccezionale: in alcune zone dell’Abruzzo i fiocchi hanno superato i 200 cm in 24 ore. Insomma, alla natura non si comanda e la situazione italiana ne è l’esempio più vivido. E, puntuali, sui media italiani sono giunte anche le polemiche sui soccorsi: impreparati, lenti, sopraffatti. Il rischio sismico nella Svizzera italiana è fortunatamente molto minore rispetto a quello della dorsale appenninica (o di altre zone della Svizzera). Vivendo appoggiati alle Alpi, però, sappiamo che la neve è un fenomeno ben più comune.

Non nevica così tanto - Come affronterebbe il Ticino una nevicata dell’intensità di quella che ha colpito l’Abruzzo? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Valenti, geologo del Dipartimento del territorio e coordinatore del Gruppo cantonale valanghe. «Statisticamente una nevicata di quest’ordine non è verosimile. Nelle regioni del Cantone più soggette a nevicate copiose, come il Gottardo o l’Alta Vallemaggia, possono cadere circa 200 cm, ma in 72 ore. In Ticino nevicate eccezionali comportano circa 100 cm in 24 ore».

Previsioni - Se il terremoto non si può prevedere, la neve in una certa misura sì. Ecco quindi che il dispositivo di sicurezza si avvia ancor prima dell’evento: «In questi casi, normalmente prevedibili grazie alle previsioni meteo a lungo-medio termine e alla strumentazione distribuita sul territorio cantonale (15 stazioni nivometeorologiche in quota), si attivano le commissioni valanghe comunali e intercomunali che dispongono delle conoscenze e dei piani di sicurezza per far fronte alla situazione valanghiva e procedere a evacuazioni mirate, sbarramenti di strade, ecc.», spiega Valenti.

La task force - «In caso di situazioni particolarmente gravi che coinvolgono grosse porzioni di territorio», ci spiega Valenti, e oltre alla neve, queste situazioni comprendono tutte le catastrofi naturali di una certa entità, «viene istituito dalla Polizia Cantonale un nucleo operativo di catastrofe formato da esperti e da servizi di primo intervento (colonne soccorso, protezione della popolazione, pompieri, ecc.)».

Servizi e strade essenziali - Inutile negarlo, anche nel paese più preparato, vi sono dei limiti e delle priorità di intervento. Quali sono i servizi essenziali da garantire alla cittadinanza? «Sono definiti dal servizio della Protezione della popolazione», spiega Valenti. Mentre per quanto riguarda le strade «ogni servizio (Confederazione, Cantone e comuni) è responsabile della pulizia, della manutenzione e naturalmente dell’eventuale chiusura delle proprie strutture. In caso di grossi eventi il tutto è comunque coordinato dal nucleo operativo di catastrofe».

Rischio isolamento - Quali sarebbero i territori a maggiore rischio di isolamento? «Le valli laterali del Canton Ticino (Val Bedretto, Lavizzara, Rovana, ecc.)», spiega il geologo cantonale. Valli che, con altre zone, sono interessate anche dal pericolo valanghe. Ma le protezioni dalle valanghe possono sopportare una nevicata eccezionale? «Dipende dalla situazione di innevamento prima delle eventuali forti nevicate. Se, come adesso, opere di trattenuta e canali di scorrimento sono praticamente privi di neve, l’efficacia è massima. Situazioni critiche si verificano quando queste opere sono già parzialmente o totalmente innevate».

Ascoltate le autorità - Ciò che bisogna fare in caso di catastrofe è chiaro: «Seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dalle commissioni valanghe, dalle autorità e trasmesse tramite i normali canali di comunicazione o direttamente dal personale delle commissioni valanghe. L’App Alertswiss della Confederazione (scaricabile gratuitamente) contiene indicazioni di comportamento importanti per far fronte a tutti i pericoli».

Pacchetto di sopravvivenza - Non capita, ma se capita? Come può qualcuno prepararsi a una catastrofe? È giusto avere un proprio piano d’emergenza personale, delle scorte di cibo, batterie di scorta per il cellulare e via dicendo? E cosa? «Sicuramente», è perentorio Valenti, «Consigli in questo senso sono forniti dalla sezione della protezione della popolazione», così come sull’App o sul sito Alertswiss.ch.

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COMMENTI
 

vulpus 7 anni fa su tio
Con abbondanti nevicate si rimane in casa. A cosa serve prendere la vettura e creare problemi a tutti. Solo i mezzi di soccorso e pronto intervento dovrebbero circolare. I pericoli per le valanghe,sono imponderabili; le valli ne sono esposte e lì è il maggior pericolo.

Gus 7 anni fa su tio
Da quanto si è visto negli ultimi anni: - se a Lugano scendono 1-2 cm di neve il Cantone (Dipartimento territorio / leghista) manda macchinari, calla neve, personale, sale, ecc ecc. in grande quantità - se nelle Valli scendono 70-80 cm di neve il Cantone è parecchio latitante. Se sono 10-20 cm nessun servizio. Per fortuna che lassù si arrangiano da soli e non hanno la puzza sotto il naso

pontsort 7 anni fa su tio
Risposta a Gus
Con 10-20 cm nelle valli non ci si accorge nemmeno che c'é la neve, fin che non arriva uno dal piano e impalla tutto

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Al piano (Sottoceneri + SanAntonino) negli ultimi anni hanno desertificato i posti di lavoro e dunque molti, da quelle zone, si recano giornalmente nelle valli per lavorare...

sedelin 7 anni fa su tio
se: se cadesse un metro di neve in 5 ore se piovesse per 60 giorni di fila se non piovesse per un anno intero se mi cadesse una tegola in testa se... aiutoooo!

giova70 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
se som un ucel a som su una pianta :))

pontsort 7 anni fa su tio
Non saranno i quantitativi caduti in abruzzo, ma per avere una situazione simile non si deve andare indietro di molto. Visto che nel 2013 erano caduti 120 cm in un giorno e quasi 2 m in 2 giorni. Con poi la valle bedretto, la lavizzara e altre zone che sono rimaste isolate per diverso tempo

pontsort 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Per non parlare di qualche anno fa (non ricordo piu esattamente quando) che era caduto quasi 1 metro a basse quote

BRA_Zio 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
fidati dell esperto, sono altri quantitativi, 2m in 24h sono il doppio di 1m in un dì. in abruzzo sono stati raggiunti questi quantitativi già sotto i 1000 m di altitudine...

pontsort 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
L'aggravante che hanno avuto in abruzzo é stato il terremoto che ha complicato tutto

xxxAK81xxx 7 anni fa su tio
"ma se capita" e "se nevica" Se si faceSSE un corso di Italiano, si potreBBERO evitare certi ORRORI. Ma siccome chi ha studiato, come sempre, costa troppo, continuiamo ad assumere ignoranza a basso costo. Good job ...

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a xxxAK81xxx
meno peggio che "se capiterebbe".

red 7 anni fa su tio
Risposta a xxxAK81xxx
Gentile Ak81, sono Filippo Suessli, autore dell'articolo. Mi preme solo rassicurarla del fatto che sono formato (e di conseguenza pagato) abbastanza da sapere che l'uso dell'indicativo presente in un periodo ipotetico è corretto. L'unica cosa a buon mercato trovo sia la gratuità dei suoi insulti.
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