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CANTONECondivide le foto dell’amica nuda, ma non rischia (quasi) nulla

17.01.17 - 08:33
Video porno dei coetanei in rete, boom di denunce tra i teenagers. Per la legge, il minore non va punito. È giusto? Parla Folco Galli, portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia
Condivide le foto dell’amica nuda, ma non rischia (quasi) nulla
Video porno dei coetanei in rete, boom di denunce tra i teenagers. Per la legge, il minore non va punito. È giusto? Parla Folco Galli, portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia

LA LEGGE VA INASPRITA?

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BELLINZONA – «Noi continueremo a fare prevenzione. Il pugno duro non serve a nulla». Così la pensa Folco Galli, portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Eppure, considerando il boom di giovani denunciati dopo avere condiviso video pornografici dei compagni di scuola tramite internet (si veda il recente articolo della NZZ), alcuni interrogativi sono d’obbligo. Perché il fenomeno riguarda soprattutto i teenagers. Lo si è visto nella Svizzera italiana, dove circa un anno fa centinaia di foto di ragazzine sono state condivise sulle chat di WhatsApp anche da under 16. Per poi finire catalogate in un archivio di DropBox. 

Signor Galli, cosa rischia, a livello di sanzioni, un minorenne che mette in rete foto pornografiche legate al proprio partner?
Secondo il Codice penale, un adulto che mostra o rende accessibili a una persona minore di 16 anni immagini pornografiche è punito con una pena detentiva sino a 3 anni o con una pena pecuniaria. Tuttavia, se l’autore è minorenne si applica il diritto penale minorile che è incentrato sulla prevenzione. 

Quindi nessuna sanzione giudiziaria?
Nei confronti dei minorenni si rinuncia spesso a pronunciare una pena in senso stretto, preferendo misure di carattere educativo o terapeutico. Un minorenne che mette in rete foto pornografiche di regola viene ammonito. Oppure, nei casi di recidiva, è tenuto a fornire una prestazione personale, per esempio in favore di istituzioni sociali.

Ritiene che i minorenni autori di questi gesti siano consapevoli del fatto che quello commesso è un reato?
A dedurre dall’aumento dei delitti legati alla pornografia commessi da minorenni, sembra che molti non ne siano consapevoli. 

A maggior ragione, eccezionalmente non sarebbe il caso di inasprire i provvedimenti?
Il Consiglio federale si è dichiarato ripetutamente contrario a un inasprimento del diritto penale minorile. Che non è incentrato sulla ritorsione, bensì sulla prevenzione. Le pene senza la condizionale sono irrogate solo se necessarie per trattenere il minore dal commettere nuovi crimini. 

Questo fenomeno sta causando veri e propri drammi alle vittime e alle loro famiglie.  Davvero siete convinti che con la sola prevenzione si arrivi ad arginare il problema?
Oggi è riconosciuto che soprattutto le pene detentive sono controproducenti e non sono atte a impedire ai giovani di commettere nuovi reati. Per contro, le misure educative e terapeutiche risultano spesso di gran lunga più efficaci in vista del reinserimento sociale dei giovani e per impedire la recidività. Anche in Germania si è giunti alla conclusione che le sanzioni più severe non sono più efficaci nel prevenire le recidive.

Concretamente cosa significa puntare sulla prevenzione?
Va promossa in primo luogo la competenza mediale per sensibilizzare i minorenni, i genitori e gli adulti di riferimento ai rischi legati al sexting. Oltre alla campagna di Pro Juventute, è da segnalare la piattaforma nazionale per la promozione delle competenze mediali “Giovani e media” che sul suo sito internet informa sui rischi collegati all'uso dei media digitali. È stato inoltre pubblicato un opuscolo destinato ai genitori, con consigli per un utilizzo sicuro dei media digitali. Ed è stata anche lanciata una guida sulle competenze mediali nella vita scolastica a sostegno degli insegnanti e dei direttori di scuola.

A un minore di 16 anni non possono essere mostrati contenuti pornografici. Così recita la legge. Non le sembra anacronismo, in un’epoca in cui sono anche gli stessi minorenni a produrre questo materiale?
No. La legge in questione deve tutelare i minorenni di fronte a eventuali gesta degli adulti. Per quanto riguarda la sensibilizzazione dei minori, invece, come detto si percorreranno altre vie. 

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COMMENTI
 

Laika1 7 anni fa su tio
Ciao a tutti... ma questi ragazzi dove hanno i genitori? Comodo fare i figli e poi fregarsene... dopo piangono perché sono vittime!!! Bisogna seguirli i figli anche se sono grandi. A 16 anni non SONO grandi

Benji78 7 anni fa su tio
Per me, a fatto compiuto, per il minore deve essere automatica la partecipazione ad attività sociali e rieducative, a spese della famiglia e del minore quando lavorerà. In base alla colpa esclusiva o meno (anche la vittima potrebbe averne una parte), all'entità del reato e all'eventuale danno morale e psicologico dovrebbe essere dovuto anche un risarcimento alla vittima. Che la prevenzione e la sensibilizzazione siano determinanti nel contrastare questo fenomeno è comunque evidente.

matteo2006 7 anni fa su tio
Vorrebbero il diritto di voto o la patente dai 16 anni ma poi quando si parla di responsabilità per dei reati che possono sembrare minori li si tratta in modo diverso da un maggiorenne.

Hardy 7 anni fa su tio
Io resto convinto che se un minorenne compie intenzionalmente un reato grave va giudicato come un maggiorenne. Quali diritti speciali può avere un minorenne che a sangue freddo ammazza qualcuno? Per come la vedo io, nessuno rispetto a un maggiorenne. E anche per quanto concerne la diffusione di immagini compromettenti devono esserci sanzioni esemplari, esattamente come per un maggiorenne.

Tato50 7 anni fa su tio
Chi si presta ed è consenziente a filmare certi atti, non si lamenti poi se li vedranno migliaia di persone. Chi invece diventa protagonista a sua insaputa e poi magari sceglie la diga della Verzasca spero non faccia parte di quelli che nel sondaggio optano per un semplice ammonimento. Io, personalmente, se una mia figlia fosse oggetto di un simile atto e messa alla "berlina" accompagnerei direttamente il "regista" nel luogo citato con l'ordine di filmare l'ebrezza del volo !!

aquila bianca 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao Tat* Pensano di essere trooooppo avanti in molte materie (non scolastiche ovviamente"..). Pensano di essere mega furbi in tutto.... Peccato che poi dimenticano di pensare alle conseguenze dei loro gesti goliardici, che potrebbe rovinar loro la vita. È uno dei "mali del secolo".... Come in tutte le situazioni, ci sono quelli che usano il cervello e troppi che lo dimenticano in standby sotto ricarica.... ;xD Vogliono fare i grandi solo quando conviene loro... Punizioni; pulizie del suolo pubblico, qualche settimana in case per anziani a vuotare padelle e pappagalli, e orari d'uscita come le galline... tutto rigorosamente SENZA NESSUN TIPO di tecnologia accessibile 24 su 24.... Un mesetto o due.... dipende, dalla gravità dell'accaduto.... Di selfie con la padella/pappagalli in mano, non ne sentiranno il bisogno.... ;o) Buona serata ciao ;-*

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Quando perdi una figlia che arriva al punto di cambiare generalità, paese dove abita ma poi non ce la fa e da l'addio alla vita, non ci sono punizioni abbastanza severe per riparare il danno fatto. Facciano un bel film su quello che sto facendo io in questi giorni; si suda molto ma si gode poco ;-)) Almeno non hai però il tempo di pensare a "bischerate" !! Ciao, buona giornata ;-*

neuropoli 7 anni fa su tio
bene, vuol dire che un 17enne se ne frega e continua a farlo tanto cosa vuoi che gli succeda... c'è la prevenzione che mi salva? mentre un 19enne rischia una pena detentiva? qualcosa non torna...

GI 7 anni fa su tio
e pensare che i minorenni non avrebbero (o forse meglio non hanno) diritto all'acquisto di questo genere di apparecchi.....ergo per cui non prendetevela con loro....non fanno che approfittare di mezzi messi loro a disposizione da noi adulti....in questo mondo che, ahimè, non conosce più confini....

SosPettOso 7 anni fa su tio
Prevenire significa non farsi filmare/fotografare in atteggiamenti di cui ci si potrebbe vergognare. Solo dalla videocamera/cellulare nascosto in avanti dovrebbero poter essere contemplate le sanzioni (e a 'sto punto però, pesanti). Un po' come fare sesso: a far stato dev'essere il sentimento che si prova al momento. Non è che perché due giorni dopo ci si lascia che allora diventa uno stupro "a scoppio ritardato".

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Condivido pienamente!
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