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LUGANO«Una bordata dell'OCST»

22.12.16 - 15:26
La direttrice e l'avvocato di Job Contact rispondono al sindacato, che accusa la dirigente di avere stipulato un contratto di lavoro con lavoratori dell'agenzia interinale per ristrutturare casa
Foto d'archivio (Tipress)
«Una bordata dell'OCST»
La direttrice e l'avvocato di Job Contact rispondono al sindacato, che accusa la dirigente di avere stipulato un contratto di lavoro con lavoratori dell'agenzia interinale per ristrutturare casa

LUGANO - «Una bordata del sindacato. Nient'altro che una rappresaglia, strascico di un procedimento penale che ha visto la Job Contact uscirne con un non luogo a procedere». La dichiarazione è dell'avvocato Costantino Delogu, legale di Job Contact SA.

Il caso sollevato questa mattina dall'OCST, di cui ha riferito Tio.ch/20 Minuti in un precedente articolo, racconta di una presunta stipulazione da parte dell'agenzia interinale di «un contratto di lavoro con 8 propri lavoratori con la stessa Job Contact SA, per ristrutturare la casa di proprietà della Direttrice della Job Contact SA». Una situazione che, secondo il sindacato, presenterebbe diverse anomalie, a partire dal fatto che la Job Contact SA «non sarebbe neppure iscritta all'albo Imprese Lepicosc per le opere edili né all'albo imprese LIA per le opere da artigiano».

Cosa c'è di vero in tutta questa vicenda? «Nulla, se non che si stanno effettuando i lavori presso l'abitazione di proprietà della direttrice», risponde l'avvocato Delogu, che smentisce ogniqualsiasi violazione delle norme da parte della sua assistita. «Che siano state violate delle norme o che non siano state richieste le autorizzazioni necessarie non corrisponde al vero», sottolinea Delogu, «Sono state rispettate tutte le norme dell'edilizia e del diritto del lavoro, tant'è che tutti gli interventi sono coperti da regolare licenza edilizia».

E allora come mai questo "regalo di Natale" da parte del sindacato? «Non si tratta altro di una ritorsione, una vendetta trasversale contro la società, che prende di mira la sua direttrice», ha concluso l'avvocato.

Direttrice che, in un comunicato stampa si dice stupita nell'apprendere quella che definisce «la campagna di ostracismo orchestrata a mezzo stampa nei miei confronti e verso il datore di lavoro per cui lavoro, da funzionari faziosi dell'OCST» e annuncia di avere «già conferito mandato al suo Legale, per intraprendere i passi necessari a tutela della sua persona ed onorabilità».

«I contenuti subdoli e fuorvianti riportati nel comunicato diramato in nome e per conto dell’OCST - afferma Cinzia Attanasio - oltre voler denigrare e ledere pubblicamente la mia persona, non è altro che un meschino tentativo di distogliere l’attenzione dalle responsabilità cui a breve è chiamata a rispondere l’OCST, in seguito agli atteggiamenti di suoi funzionari che al posto di un lavoro sindacale serio e rispettoso delle persone, prediligono il dileggio e l’ingiuria, pur di battere la grancassa propagandistica personale».

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