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CANTONETempi difficili per i quotidiani storici

15.12.16 - 18:02
L'Associazione dei giornalisti punta il dito sulle modifiche contrattuali decise da Regione e Corriere del Ticino
tipress
Tempi difficili per i quotidiani storici
L'Associazione dei giornalisti punta il dito sulle modifiche contrattuali decise da Regione e Corriere del Ticino

LUGANO-BELLINZONA. Tempi difficili per i due storici giornali ticinesi. In un comunicato odierno l'Associazione ticinese dei giornalisti (Atg) rende noto che «nei giorni scorsi le redazioni del Corriere del Ticino e de La Regione sono state messe entrambe di fronte a importanti modifiche contrattuali e riorganizzazioni interne senza alcuna consultazione preventiva del personale coinvolto».

L’Atg deplora questo modo di agire e ritiene che «la cultura del dialogo debba sempre prevalere» anche in momenti come gli attuali, oggettivamente non facili per i media e soprattutto per la carta stampata. «I giornalisti e i collaboratori dei giornali sono consapevoli delle difficoltà dettate soprattutto dal calo della pubblicità e hanno già dimostrato di saper accettare i sacrifici imposti dalla situazione generale» continua il comunicato.

Non poche preoccupazioni tra i giornalisti sono state causate da un regolamento interno valido per i dipendenti del Corriere del Ticino. Regolamento che «comporta numerosi cambiamenti contrattuali» continua il sindacato. «A seguito delle richieste scaturite dalla riunione plenaria di oggi ha accettato di costituire un Gruppo di lavoro interno, che valuterà i cambiamenti prospettati e potrà proporre modifiche puntuali».

L’Atg «si rallegra per la decisione del Corriere del Ticino e auspica che anche a La Regione possa prevalere la cultura del dialogo. I colleghi de la Regione sono stati messi di fronte a una riorganizzazione che, se attuata, porterà ad un significativo peggioramento delle condizioni di lavoro soprattutto per le redazioni esterne di Lugano, Locarno e Chiasso. Anche in questo caso un tavolo di discussione con i giornalisti e la direzione potrà servire a trovare una soluzione migliore e condivisa» conclude la nota.

 


 

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