Dai grandi palcoscenici internazionali all’intrattenimento per bambini. Fantasios non molla: «Ma vivo nell’amarezza»
TENERO - Dai grandi palcoscenici internazionali all’intrattenimento per bambini. Si chiama “Nel magico mondo di mago Merlino e maga Magò” ed è la nuova sfida di Alfonso Paganetti, in arte Fantasios. Un tendone blu. Tanta buona volontà. L’entusiasmo dell’esordiente dipinto sul volto di un uomo di 70 anni. «Ma vivo nell’amarezza – ammette –. Qualcuno pensa che dovrei andarmene in pensione. Purtroppo l’AVS non mi basta. Nella vita ho avuto diverse disavventure. E per questo devo continuare a lavorare. La magia è tutto quello che ho».
Tra campeggi e sagre - Una situazione difficile, in particolare per chi era abituato a essere acclamato dalle platee di mezzo mondo. Da qualche mese Fantasios ha scelto di puntare sui bambini. «Ho trascorso l’estate nei campeggi e nelle sagre di paese – sospira –. Il mio pubblico è composto da persone che hanno un’età compresa tra i 3 e i 12 anni. Non è evidente. Eppure ti danno tanto. Sanno ancora meravigliarsi. E io scopro sempre nuove emozioni».
SOS artista - Accanto a Fantasios c’è l’inseparabile Sylvie. Compagna nella vita e sul palcoscenico. «Lei rappresenta un grande sostegno per me». Poi il mago rispolvera una lettera, dal titolo “SOS artista”. «L’ho spedita qualche mese fa a enti e istituzioni. Anche a diverse aziende. Volevo sensibilizzare la gente. Oggi gli artisti come me, con decenni di storia alle spalle, sono in difficoltà. Rovinati da internet, che svela e sminuisce i trucchi. E da chi si improvvisa mago, svendendosi per quattro soldi».
Disagio - È un uomo che non molla, il 70enne di Tenero. E che non usa mezzi termini nel raccontare il suo disagio. «Ho dovuto adattarmi ai tempi. Una volta era il pubblico che veniva da me. Adesso sono io che devo andare a bussare alle porte altrui. Mi dò da fare. Con tanta umiltà».
Una nuova fase - Serate aziendali, feste private, animazione per matrimoni, micro magia negli alberghi. Sono i nuovi ingaggi del Fantasios del terzo millennio. «Tutto sommato mi diverto sempre. È una nuova fase della mia esistenza. Nella consapevolezza che l’esperienza accumulata nella mia carriera non ha prezzo. Me ne sono reso conto ancora di recente, quando durante una serie di seminari svolti in Italia, la gente mi ascoltava a bocca aperta».
La giungla - Sostiene di essere vittima di una giungla selvaggia. Di un tritacarne che azzera il talento. «Oggi non c’è più tanto rispetto per gli artisti veri. Ci sono persone che, non avendo lavoro, si inventano maghi da un giorno all’altro. Poi caricano i loro video su YouTube e si guadagnano la fama così. È avvilente».
Tenerezza - Fantasios mostra le foto delle sue ultime esibizioni estive. «Che fatica, con il caldo», sussurra. Il furgoncino in cui carica il suo armamentario fa tenerezza. Lui indossa un vestito lungo blu. E una barba bianca. «Coi bambini devi essere teatrale – conclude –. Anche se poi loro restano sempre affascinati dal numero. Dalla magia. Si lasciano ancora trasportare dalla bellezza di quest’arte. Per me è un segnale di speranza».