Il politico ginevrino Eric Stauffer apre uno shop di telefonia a Lugano sud. I suoi metodi fanno discutere. I rivali: «Staremo a vedere». L’associazione delle consumatrici: «Prudenza»
GRANCIA - Belle donne e soldi in regalo. È così che il politico romando Eric Stauffer, discusso fondatore del partito anti-frontalieri Mcg a Ginevra e già famoso per le bagarre parlamentari (finite persino in ospedale) si getta di nuovo nella zuffa, questa volta degli affari. Lo fa aprendo a Grancia un negozio di telefonia che si accinge a far discutere. Come in politica così nel marketing: l'iniziativa targata Medinex, compagnia creata da Stauffer che si appoggia sulla rete di Sunrise, si distingue per lo stile aggressivo. Cento franchi in cash per ogni nuovo cliente. Più un buono per acquisti di 50 franchi e la carta SIM in omaggio. «Voglio fare tremare la concorrenza – tuona il vulcanico Stauffer –. Non ho paura di niente».
Attacchi pesanti - A questo vanno aggiunte le offerte stracciate che la compagnia propone. Abbonamenti “all inclusive” a prezzi, sulla carta, fantastici. Medinex finora poteva contare su un piccolo negozio a Lugano. Adesso il grande passo. Un punto vendita a Grancia. Nella cittadella dello shopping. «Fino a oggi – sentenzia Stauffer, accanto a due modelle – i clienti sono stati presi in giro dalle compagnie tradizionali. Vi dimostrerò che si può fare telefonia senza derubare la gente».
Occhio alle condizioni - Ma come reagirà la concorrenza? E soprattutto come si comporterà il pubblico? Laura Regazzoni Meli, segretaria dell’Associazione consumatrici della Svizzera italiana invita tutti alla prudenza. «Nessuno regala mai niente – sostiene –. Prima di firmare qualsiasi contratto, bisogna sempre leggere con attenzione le condizioni, anche quelle in piccolo. Non dico che queste offerte non siano valide. Però ci vuole comunque sempre parecchia attenzione».
Swisscom sta a vedere - C’è una certa curiosità anche da parte di Mauro Regusci, portavoce di Swisscom. «A livello nazionale – spiega – quella di Grancia non è un’iniziativa del tutto nuova. Si tratta di un concetto di marketing palesemente aggressivo. Ma dimostra che la concorrenza tra operatori in Svizzera funziona. Trattandosi di una compagnia che basa il servizio sulla rete di terzi, applica una strategia diversa. Staremo a vedere. Per ora non siamo preoccupati». Non è stato, invece, possibile avere una presa di posizione da parte di Salt.
Atteggiamento sfrontato - Stauffer, dal canto suo, tira dritto. E mantiene l’atteggiamento sfrontato che lo caratterizza. «Cosa dobbiamo ancora dimostrare? Il nostro brand dal 2010 è cresciuto esponenzialmente. Ora ci occupiamo anche di abbonamenti per internet e televisione. Abbiamo quasi 100.000 clienti in tutta la Svizzera. Basta con il monopolio dei colossi che fanno pagare cifre spaventose ai clienti».