Le Ferrovie prendono posizione sull'opuscolo che sta indignando mezzo Ticino, e si difendono.
BELLINZONA - E alla fine scoppiò la polemica. Botta e risposta tra sindacati e FFS sulla vicenda dell'opuscolo «Visioni e apparizioni in Ticino», scritto e curato dallo storico e giornalista Hanspeter Gschwend. Un ospuscolo in cui, immaginando un surreale dialogo tra un certo Lukas Bergmann e Giuseppe Molo (sindaco di Bellinzona dal 1877 al 1905) viene descritto il Ticino come un cantone abitato da «persone senza spirito di iniziativa, capaci solo di lagnarsi, con una mentalità da questuanti». Questo almeno secondo Matteo Pronzini che ha presentato un'interpellanza, e ha accolto adepti come i sindacati transfair e SEV.
Di tutt'altro avviso l'opinione delle FFS, che a seguito delle prese di posizioni odierne, ha fatto sapere con un comunicato stampa che l'opuscolo è stato «realizzato allo scopo di fornire spunti di possibili visioni di sviluppo del Ticino e delle sue potenzialità dall’apertura delle gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri».
Insomma le FFS fanno chiarezza e non ci stanno alle accuse di mancanza di rispetto nei confronti dei ticinesi. «Non intendiamo assolutamente essere irrispettose verso il Ticino, i ticinesi e il mondo politico cantonale. Al contrario viene sottolineato lo spirito pionieristico fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del cantone che importanti personalità ticinesi hanno svolto dall’arrivo della ferrovia da fine Ottocento. Inoltre, con uno sguardo rivolto al futuro sono presentate le potenzialità di sviluppo del Cantone grazie all’avvento della nuova era ferroviaria con l’apertura della due trasversali alpine sull’asse del San Gottardo. Infine nello scritto viene pure sottolineato il ruolo di volano dello sviluppo che importanti centri d’eccellenza cantonali, come ad esempio l’istituto di cardiologia, il centro di Biomedicina o le scuole universitarie, svolgono attualmente".
Poi, immediata partono le accuse contro Pronzini, reo di aver strumentalizzato. «Purtroppo nell’interpellanza dell’MPS alcuni passaggi contenuti nel documento vengono strumentalizzati ad arte per sostenere la tesi che le FFS sono irrispettose verso il Ticino».