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CANTONE«Quali sono le vere intenzioni del CEO Meier e delle FFS?»

26.10.16 - 15:58
«Quali sono le vere intenzioni del CEO Meier e delle FFS?»

BELLINZONA - Dopo l'iterpellanza del granconsigliere Matteo Pronzini e la presa di posizione del sindacato transfair, prende parola anche il Sindacato del personale dei trasporti SEV in merito all'opuscolo delle FFS “Visioni ed apparizioni in Ticino”.

Il SEV è profondamente critico nei confronti dell’operazione di «marketing politico», come la definisce, condotta in questi giorni. «Dal surreale dialogo tra il direttore delle FFS del dicembre 2016 e il sindaco di Bellinzona di 130 anni fa, di cui l’interpellanza del granconsigliere Matteo Pronzini riporta ampi stralci, emergono considerazioni che discreditano gli sforzi fatti in tutti questi anni per assicurare un futuro alle Officine», sottolinea il sindacato.

«Viene da chiedersi come sia possibile trovare un accordo tra un cantone dalla popolazione pervasa da una “mentalità da questuanti”, priva di idee ed iniziativa e manager attivi e brillanti, infusi di scienza e lungimiranza. E quando poi questi manager hanno dalla loro persino gli spiriti dei sindaci di oltre un secolo fa, che non esitano a scendere in campo anche dopo morti per offrire grappini e rimedi ai mali del cantone…», prosegue il SEV. E agiunge: «Giova forse ricordare che a inizio millennio (precisiamo: quello attuale) il Ticino ha dimostrato alle ferrovie la propria capacità di trattativa, mettendosi in gioco e trovando in breve tempo una soluzione alla definizione del tracciato di Alptransit, mentre a nord del Gottardo i contrasti tra Confederazione, ferrovie e cantoni hanno addirittura rischiato di compromettere la realizzazione del progetto».

Secondo il SEV, la via d’uscita deve invece essere trovata in altro modo: «Tramite un dialogo finalmente aperto e trasparente, dove le parti siano nel contempo disponibili, con un pizzico di umiltà, ad accettare anche le opinioni e riconoscere le esigenze e gli sforzi della controparte per trovare soluzioni condivise, invece di voler imporre le proprie facendo ricorso ad improbabili spiriti».

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