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LUGANORiflettori puntati sulla pedofilia: «Le vittime sanno di poterne parlare»

26.10.16 - 12:30
È un effetto della prevenzione che si sta mettendo in atto da oltre un decennio, anche nel nostro cantone. Oggi a Lugano si apre un congresso sul tema
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Riflettori puntati sulla pedofilia: «Le vittime sanno di poterne parlare»
È un effetto della prevenzione che si sta mettendo in atto da oltre un decennio, anche nel nostro cantone. Oggi a Lugano si apre un congresso sul tema

LUGANO - «L'obiettivo? Zero violenza sui bambini». Lo dice la dottoressa Myriam Caranzano, direttrice della Fondazione della Svizzera italiana per l'aiuto, il sostegno e la protezione dell'infanzia (ASPI), a poche ore dall'apertura, al Palazzo dei Congressi di Lugano, del congresso internazionale "Gli abusi sui bambini e gli adolescenti riguardano tutti". Un congresso che è di stretta attualità anche per il Ticino, dove la cronaca sempre più spesso parla di maltrattamenti e abusi. «È un effetto della prevenzione, le vittime sanno di poterne parlare» sottolinea quindi Caranzano.

Prevenzione indispensabile - E c'è proprio la prevenzione al centro del congresso luganese: «Per combattere i maltrattamenti - spiega il presidente ASPI Pier Carlo Bocchi - è indispensabile la prevenzione primaria, cioè quella messa in atto prima che la violenza abbia luogo». Da questo punto di vista, l'ASPI è impegnata da oltre un decennio, sensibilizzando nelle scuole le potenziali vittime: i bambini.

I genitori di domani - Ma bisogna andare oltre, focalizzando l'attenzione sui genitori. Lo sostiene Joan Van Niekerk, presidente della International Society for the Prevention of Child Abuse and Neglect (ISPCAN) e tra i principali ospiti del congresso: «Se riusciamo a fare prevenzione con questa generazione - spiega - otteniamo dei risultati anche con le generazioni future». Si parla dunque di prevenzione a lungo termine, che avviene nei rapporti interpersonali a tutti i livelli. «I bambini di oggi sono i genitori di domani».

Il buon trattamento - Si vuole quindi cresce una generazione del «buon trattamento», come afferma ancora Bocchi. «Tra gli obiettivi più ambiziosi c'è quello di identificare i principi per arrivare a questo risultato». Ed ecco che si sottolinea l'importanza del rispetto reciproco tra adulto e bambino.

Il congresso - Il congresso internazionale si apre oggi alle 13.30 e durerà tre giorni. Sono previste due serate aperte al pubblico al Palazzo dei Congressi di Lugano: oggi alle 20 le pedagogiste Elisabetta Rossini ed Elena Urso parleranno de "Le pratiche della buona relazione tra adulto e bambino: amore e rispetto - come guardare il mondo attraverso gli occhi dei nostri bambini"; domani, giovedì 27 ottobre, sempre alle 20 il dottor Alberto Pellai affronterà invece il tema "Viaggio nel cervello preadolescente. Perché la preadolescenza è l'età dello tsunami? Rischi, vulnerabilità e potenzialità di una fase della vita di cui sappiamo troppo poco".

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