Gli affitti alti spingono sempre più ticinesi ad acquistare un immobile. Per gli esperti, tuttavia, le condizioni attualmente molto favorevoli potrebbero presto subire limitazioni
LUGANO - L’affitto dell’appartamento costa troppo? E allora mi costruisco la casa. È il ragionamento che, negli ultimi anni, stanno facendo molte persone nella Svizzera italiana. Un recente studio commissionato dall’Ufficio Federale delle Abitazioni dimostra come l’interesse degli inquilini ticinesi si stia spostando sulle case di proprietà. E stando a un sondaggio di comparis.ch, due terzi dei ticinesi che vivono in affitto vorrebbero avere una casa propria. «Le pigioni sono troppo alte – dice Valentina Vigezzi Colombo, segretaria dell’Associazione inquilini della Svizzera italiana (ASI) –. Oggi il 30% di un reddito se ne va per l’affitto, è normale che la gente faccia due calcoli».
Grossi vantaggi - Le economie domestiche che in Svizzera possiedono una casa sono aumentate di oltre 200.000 unità negli ultimi 15 anni. Attualmente circa il 40% dei ticinesi ha una casa di proprietà. «La percentuale è destinata a salire – sostiene Alberto Montorfani, segretario ticinese dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare –. I tassi d’interesse sono vantaggiosi. In più oggi si può prelevare una parte del secondo pilastro per finanziare la propria abitazione».
Regole rigide in vista - Un sondaggio di MoneyPark e alaCasa.ch dimostra come gli affittuari in Svizzera spendano in media un terzo in più per l’alloggio rispetto a chi vive in un’abitazione di proprietà. «Investire su una casa di proprietà – ribadisce Montorfani – è particolarmente conveniente in questo momento. Il problema è che nei prossimi anni le banche e gli istituti di previdenza probabilmente correranno ai ripari, introducendo una regolamentazione più rigida. È un modo per tutelarsi dagli imprevisti e dagli investimenti sbagliati».
Sogno straniero - Intanto le case di proprietà spuntano come funghi. E ad approfittare dell’accattivante situazione di transizione sono anche i numerosi cittadini di origine straniera presenti nella Confederazione. «La forte immigrazione – ammette Vigezzi Colombo – ha contribuito a questo boom. Il sogno della casa, infatti, fa parte di molte culture estere».
Una base solida - Ma quanto occorre mettere da parte per avere una casa propria oggi? «Almeno il 20% del costo della casa – sottolinea Vigezzi Colombo –. Altrimenti non riesci ad avere l’ipoteca. Per comprare casa serve solitamente almeno mezzo milione di franchi». «Il discorso – aggiunge Montorfani – varia a seconda della regione in cui ci si trova. I prezzi delle zone urbane, dove più difficilmente si acquista casa, sono ovviamente diversi rispetto a quelli nelle zone periferiche».