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GIUBIASCO«Noi, costretti a pagare danni già esistenti»

07.10.16 - 10:38
Braccio di ferro infinito tra una giovane coppia del Bellinzonese e l’ex padrone di casa. La vicenda finisce in Pretura. L’associazione inquilini: «Troppi casi analoghi».
foto 20 min-tio.ch
«Noi, costretti a pagare danni già esistenti»
Braccio di ferro infinito tra una giovane coppia del Bellinzonese e l’ex padrone di casa. La vicenda finisce in Pretura. L’associazione inquilini: «Troppi casi analoghi».

GIUBIASCO - «Al momento in cui abbiamo dato la disdetta dell’appartamento, il nostro padrone di casa ha preteso che pagassimo un’infinità di danni già presenti quando siamo entrati». A parlare è R.P., una giovane mamma del Bellinzonese. Accanto a lei, c’è A.A., il suo compagno. Insieme, raccontano il braccio di ferro senza fine con il loro ex padrone di casa. La questione è finita in Pretura. «Il caso è estremo – ammette Valentina Vigezzi Colombo, segretaria dell’associazione inquilini della Svizzera italiana –. Però di situazioni analoghe se ne verificano ormai a decine. Troppe».

Subentranti disperati - La coppia entra nell’abitazione di Giubiasco, un cinque locali e mezzo a 1650 franchi mensili, a fine marzo 2015. «Siamo subentrati a un inquilino precedente», precisa R.P.. L’appartamento è già visibilmente malandato. Ma la coppia si accontenta. «Abbiamo un grosso cane ed era difficile trovare qualcuno che ci accettasse».

La lunga lista - I due però sembrano accorgersi subito dei numerosi danni già presenti. Dal frigorifero mal funzionante ai cassetti del congelatore rotti. Dalla muffa nella doccia alla cappa del piano cottura senza ventilazione. La lista è lunga. «Tanto che durante il giro di ricognizione preliminare – riprende R.P. – chiediamo al nostro locatore di firmare un documento in cui certifica che ci sono già molti danni presenti dell’appartamento. Invano. Lui rifiuta. Gli abbiamo mandato pure una raccomandata. Purtroppo non abbiamo conservato la ricevuta. Siamo stati poco furbi».

Annuncio all’assicurazione - Arriva il momento della disdetta. E il padrone di casa è categorico. «Ci dice che dobbiamo pagare tutto – sottolinea A.A. – . Noi riconosciamo i due o tre danni fatti dal nostro cane. Ma il resto no. Tutto quel disastro era già presente all’inizio. Siamo coperti dall’RC. Ma non possiamo annunciare all’assicurazione danni che non abbiamo provocato. Sarebbe scorretto. E rischieremmo di non farci rimborsare neanche quelli effettivi».

Guerra di nervi - I due lasciano l’appartamento di Giubiasco a giugno 2016. Poco dopo, un perito incaricato dal Comune farà un sopralluogo e scatterà diverse foto della situazione. Intanto, scoppia la battaglia legale. E per i due giovani genitori la guerra di nervi si fa sempre più pesante. Anche perché A.A. per qualche mese ha pure lavorato nella ditta del suo ex padrone di casa. «Mi ha pagato col contagocce. Mi deve oltre 20.000 franchi. E per questo noi non abbiamo più pagato l’affitto negli ultimi sei mesi».

La voce del proprietario - Insomma, una bega di cui non si intravede il capolinea. Frutto, forse, dell’ingenuità di una giovane coppia. E delle pretese magari eccessive di un padrone di casa su cui, ed è il Ministero pubblico a confermarlo, è in corso un’inchiesta per bancarotta fraudolenta. Lui, il proprietario dello stabile, non ci sta a vestire i panni del cattivo. E da noi contattato assicura: «Io voglio che paghino i danni che hanno causato. Non quelli che c’erano già prima. Penso di essere sempre stato corretto con loro. Io voglio solo mettere le cose a posto e non restare fregato».

La durata di vita - Chi ha ragione? E come andrà a finire questa vicenda? La segretaria dell’associazione inquilini della Svizzera italiana non si esprime sul caso specifico. Ma ne trae comunque indicazioni valide. «Troppo spesso il padrone di casa sottovaluta la durata di vita delle cose. L’usura. Se un vetro in ceramica è lì da 10 anni, devi calcolare il tempo passato. E non ti puoi intestardire sul fatto che il tuo attuale inquilino l’ha graffiato. Anche perché poi le assicurazioni fanno proprio un ragionamento globale legato all’usura».

Raccomandata - Già, le assicurazioni. E qui emerge un altro aspetto chiave. «Circa il 20% degli inquilini non ha la copertura RC. La percentuale rappresenta una minoranza, ma davvero troppo alta». E aggiunge: «Quando si entra in un appartamento nuovo, in modo particolare come subentranti, è consigliato fare un giro preliminare con il padrone di casa e verificare con lui quali sono i danni già esistenti. Nel caso in cui il padrone di casa non volesse firmare documenti in merito, bisogna inviargli una raccomandata e conservare la ricevuta postale. È il modo migliore per tutelarsi dai guai».

 

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