Brutta avventura per una 54enne bellinzonese in cerca di una casa per il figlio a Losanna
BELLINZONA - Insidie in agguato per chi cerca alloggi universitari. Lo sa bene P.P., 54enne bellinzonese che, nel cercare un appartamento in affitto per il figlio studente a Losanna, è stata vittima di una truffa immobiliare. La donna ha sporto lunedì una denuncia contro ignoti, i quali si spacciavano per uno studio legale (realmente esistente) con sede sul Lemano. «Ho risposto a un loro annuncio per una stanza, mi hanno fornito nomi, indirizzi e documenti di identità di persone realmente esistenti, presentandosi come i rappresentanti legali della proprietà. Ho fatto dei controlli, ho persino sottoposto il contratto ad amici avvocati: sembrava tutto a posto. E invece...»
Schivata per un pelo - Invece c'era l'inganno. P.P. se ne è accorta solo una volta giunta sul posto, a Losanna: «Prima mi hanno fatto versare 1600 franchi di caparra» racconta. All'appuntamento per la consegna delle chiavi però «il fantomatico avvocato non si è presentato» racconta. «Continuava ad accampare scuse al telefono». Allora la donna ha mangiato la foglia. «D'un tratto ho capito tutto. Per fortuna sono riuscita a bloccare i soldi. ora però questi signori hanno le copie dei miei documenti, che ho inviato durante le trattative». Morale della vicenda? «In questo periodo di iscrizioni alle università, ci sono tanti furbi in agguato sul web - conclude la 54enne - meglio affidarsi al passaparola!».