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ORSELINAIl complesso della Madonna del Sasso ha un nuovo museo

29.09.16 - 18:00
L’intervento conservativo di alcune zone del complesso, avviato nel 2004, si è concluso oggi
Il complesso della Madonna del Sasso ha un nuovo museo
L’intervento conservativo di alcune zone del complesso, avviato nel 2004, si è concluso oggi

ORSELINA - Questo pomeriggio è stato inaugurato il Museo Casa del Padre della Madonna del Sasso.

Il complesso, appartenente allo Stato dal 1848, e patrimonio cantonale tutelato, è uno dei monumenti più importanti del Cantone, grazie anche al valore artistico, religioso e paesaggistico che lo contraddistingue. Infatti nel giugno 2015 il Consiglio di Stato, sostenendo l’iniziativa promossa dall’Associazione Pro restauro Sacro Monte Madonna del Sasso, ha presentato la richiesta di inserirlo nella lista propositiva nazionale in vista di una candidatura per l’iscrizione nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO. L’esito della candidatura dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

«La cura e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico ci permettono di salvaguardare la nostra identità culturale» ha dichiarato Claudio Zali, Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio, durante la cerimonia d’inaugurazione del Museo.

Claudio Zali nel suo discorso ha ripercorso anche la storia del Museo, creato nel 1939 da un frate cappuccino, e restaurato nel 1980 dall’architetto Snozzi. «La situazione presentatasi all’inizio dei recenti lavori ha reso necessario un nuovo intervento con l’aggiornamento degli spazi, dell’impiantistica e del percorso espositivo».

Costi - L’intervento conservativo è stato avviato nel 2004 e si è svolto in due tappe, per un costo totale di 9 milioni e 720’000 franchi. Alla fine del 2011 è stato completato il restauro del Santuario, e oggi si è conclusa la seconda fase con l’inaugurazione del Museo Casa del Padre.

Nuovo orientamento - Il nuovo concetto espositivo vuole privilegiare la valorizzazione dei singoli oggetti. Particolare rilievo è stato dato al corpus di opere di Antonio Ciseri, esponente di spicco della pittura accademica ottocentesca, mentre la sala rinascimentale affrescata ospiterà piccole esposizioni temporanee.

Il Museo rimarrà aperto al pubblico fino al 31 ottobre, prima della chiusura invernale.

 

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