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BELLINZONACommercianti in crisi, l'appello: «Spegniamo le luci»

28.09.16 - 06:56
Sempre più difficile la situazione dei negozianti in centro città
Foto d'archivio (Tipress)
Commercianti in crisi, l'appello: «Spegniamo le luci»
Sempre più difficile la situazione dei negozianti in centro città

BELLINZONA - La moria di attività commerciali nei centri cittadini è un fenomeno che non tocca soltanto il Ticino, è vero. Ma la chiusura di empori, botteghe e grandi magazzini si trascina ormai da tempo nei centri urbani ticinesi e sta assumendo una dimensione che preoccupa anche le autorità locali. Sui social media, come riferisce LaRegioneTicino, è stato lanciato un appello che invita i negozianti a spegnere le luci per sensibilizzare la popolazione sull'importanza delle attività commerciali nei centri storici.

"Uniamoci il 31 ottobre e spegniamo le luci delle nostre vetrine dopo la chiusura delle 18.30, sensibilizzando in questo modo la popolazione su cosa rischia di diventare nel futuro prossimo il nostro bel Ticino. Un grande cimitero al buio", si legge su Facebook.

La promotrice della manifestazione di sensibilizzazione è Cristina Maffeis, titolare del negozio Patchwork in viale Stazione in una Bellinzona dove sono diversi gli esercizi che rischiano la chiusura.

Andare avanti si fa sempre più difficile, in una situazione in cui, come ha osservato Maffeis, «gli affitti», nonostante i tassi ipotecari permangano ai minimi storici, «non vengono ridotti».

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COMMENTI
 

F/A-18 7 anni fa su tio
Sempre detto che siamo troppo cari, prezzi di terreni ed affitti altissimi, abbassiamoli accontentandoci di meno e tutto si aggiusta. Non lo facciamo ? ne pagheremo tutti le conseguenze, sopratutto chi si ostina a voler guadagnare troppo, quindi promotori troppo ingordi, affittuari, semplici tenutari di terreni. Abbassiamo le pretese, tanto poi la barca é la stessa per tutti e nessuno é proprietario di niente.......un giorno dobbiamo lasciare tutto, meditate gente!

comp61 7 anni fa su tio
noooooo, resistete!!!!! Con alptransit cambierà tutto!!!!!!

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a comp61
e cmq è chiaro che non hanno futuro. Tutti al market e in italì.

leopoldo 7 anni fa su tio
non vogliamo i frontalieri non vogliamo l'unione europea pero si va in italia ha fare spesa arrichendo l'ue vogliamo posti di lavoro per tutti i nostri ma facendo cosi si peggiora solo la cosa.é vero che il datore di lavoro dovrebbe prendere prima i nostri.comunque per funzinare bisognerebbe sistemare diverse cose.

ZetaCrea 7 anni fa su tio
Io vorrei comprare ma quello che non mi va che: le marche dei vestiti che esistono fanno davvero pietà. Tutti uguali e tutti con lo stesso Design, per non parlare del prezzo. E non mi si venga a dire che la qualità di paga. P...le! Io compro solo vestiti all'estero (USA, GB, ecc) perchè hanno scelta e innovazione. Lo standard è per quelli che non hanno voglia di vivere. Poi a parte il fatto di certi sevizi clienti, no comment. Se poi chiedi di avere la merce sotto forma di regalo, oltre al fatto che devi anche pagare la carta non ti fanno nemmeno il pacchettino. Chiedi qualcosa e ti rispondono: "si trova la dietro sotto lo scafale", facendo solo un cenno con la mano senza muoversi dal bancone. Poi io rispondo sempre: ah si, grazie...in effetti l'uscita adesso lo vedo anch'io =)

leopoldo 7 anni fa su tio
bisogna ridurre il massimo di spesa all'estero ora di fr 300.00 per persona a fr 150.00 per famiglia.cosi forse freneremo un po chi spende all'estero.naturalmente con controlli piu severi in dogana

Lore62 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
Bravo! Così le famiglie che annaspano nella povertà per tirare fine mese (grazie alla libera circolazione dei disperati) sono ancora più penalizzate... Gli importatori fanno i porci comodi comprando a prezzi "Europei" senza limiti per poi rivendere in Svizzera (grazie ai cartelli) a prezzi "Svizzeri"! Naturalmente mister prezzi nonostante il record di denunce ha le mani legate... Perfino i medicinali prodotti in Svizzera li rivendo all'estero a metà prezzo! Se non hai capito ci prendono per i fondelli in tutte le maniere, ti fanno subire il dumping distruggendo il tessuto economico e sociale, per poi dirti di spendere ancora qui!

Salbra 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
Sempre peggio, ma sei impazzito !! Qui stiamo parlando di sopravvivenza di tante famiglie ticinesi !! E tu cosa proponi ...fr. 150.- ma di bene in meglio così gli importatori che fanno i cartelli si arricchiscono ancora di più !! Ma cosa pensi che questi signori paghino la carne come te?? Dimenticatelo loro la vendono a te a peso d'oro ,ma la tengono per loro a prezzo di costo stracciato !! Ti sei mai chiesto perché la carne è così cara in Svizzera??? Informati un po' che dazio doganale c'è sulla carne.... altro che 17.-Fr al Kg ... stiamo parlando di 30.- 40.- fr al Kg ! L'ho saputo da un macellaio che importa direttamente dall'Italia !!!! E tu cosa vorresti fare....

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
sei fuori. io non vado mai in italia a fare la spesa, ma solo perché non ho tempo di buttar via mezza giornata. spendo sempre di più e porto a casa sempre di meno e sempre di qualità peggiore (frutta e verdura che il giorno dopo puoi buttare o non sa di niente), il pane il goirno dopo è una cicca, tanto per fare un esempio. lo stipendio invece di aumentare si erode e la frusta puntata nella schiena è sempre presente "dietro di te ce la fila con un terzo dello stipendio"... e devo leggere pure certe cacate.

mats13 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
Allora riduciamo pure il numero di frontalieri da 65'000 a 35'000. Vado a fare la spesa in Italia 1. Perché alcuni prodotti sono convenienti 2. Perché faccio lavorare l'italiano senza che venga lui a lavorare da noi Volete la libera circolazione? allora prendetevi pure gli effetti collaterali e siate grati alla BNS che continua a comperare carta straccia (Euro) per mantenere il cambio a 1.10 altrimenti a quest'ora il cambio sarebbe 0.90 ad essere ottimisti.

leopoldo 7 anni fa su tio
Risposta a moonie
non ti accuso che tu vai in italia , non mi sembra di averti tirato in ballo.

Lore62 7 anni fa su tio
Con la campagna di soppressione parcheggi rendendo più cari quelli esistenti condito da qualche multa simpatica anche al turista per caso, e new entry il "furto di collegamento" per famiglie senza alternative dal reddito in erosione da anni tra cassa malati e dumping. Quest'ultimi si "adattano" come? togliendolo all'economia locale! Avanti così...

Salbra 7 anni fa su tio
Buongiorno, come ho già scritto ieri su un commento da me fatto nella nostra vicina Europa chi se la passa meglio è la Germania !! E sapete perché ? Gli stipendi n Germania sono molto più elevati che in Italia, ma fare la spesa (per mangiare dico io) costa ancora meno che in Italia ! A questo punto è normale che l'economia giri !!! La gente si ritrova in tasca dei bei soldini e quindi li spende in patria e non altrove anche perché i prezzi sono onesti e non gonfiati all'inverosimile come da noi !! Da noi "povero Ticino" siamo i più spiantati della Svizzera...coloro che pagano anche le imposte di circolazione tra le più care su il suolo elvetico.. casse malati per il Ticino alle stelle ecc. ecc. Allora è chiaro che la gente se ne va all'estero a comperare tutto.... non è che non voglia aiutare i commercianti ticinesi....è che non può (sempre se vuole arrivare a fine mese e mangiare pasta e fagioli) permetterselo !!!

tribulo 7 anni fa su tio
Risposta a Salbra
I prodotti in Svizzera costano di più che altrove perché gli affitti ed il personale costano di più. Non conosco nessun ticinese che debba mangiare pasta e fagioli; con un'eccezione non conosco un ticinese senza smartphone; conosco invece un sacco di gente che va in italia a far la spesa. a dirla tutta anche i nostri centri commerciali prosperano. Conosco anche alcuni ticinesi che guadagnano meno di me col macchinone in leasing. Alla fine è una quiestione di scelta, non certo di necessità.

leopoldo 7 anni fa su tio
Risposta a tribulo
vero abbiamo il parco veicoli piu rinnomato d'europa e anche se tutti noi avremmo un lavoro di 4000.00 al mese andremmo comunque a fare la spesa in italia.

tribulo 7 anni fa su tio
Risposta a Salbra
per le merci "globali" (scusa il termine: es: jeans di marca), i prezzi dipendono da quanto uno è disposto a spendere. in Svizzera siamo tutto sommato ricchi, e quindi i prezzo saranno alti. tuttavia, è molto meno oneroso per noi spendere 150 franchi che per un portoghese spendere 50 euro (deve lavorare di più per lo stesso paio di braghe). se immagini quanto costerebbero i calzoni fatti da un sarto ticinese (amemttiamo a 50 franchi all'ora) capisci che i prezzi sarebbero ben altri

ratpics 7 anni fa su tio
Risposta a Salbra
d'accordo in parte, ricordiamoci che qua le cose costeranno anche dalle 3 alle 4 volte in più, ma nei paesi vicini guadagnano dalle 4 alle 5 volte in meno! è un po' come andare a Praga in vacanza e vivere da ricchi ma proviamo ad'andare a viverci poi la storia cambia leggermente...

Hirpus 7 anni fa su tio
Anche se vorrei spendere qualche franchetto in extra non li spenderei mai in centro a Bellinzona! Posteggi cari. Molti negozi chiusi sulla pausa pranzo quando la gente potrebbe spendere. Moltissime commesse o addirittura proprietarie di negozi sgarbate, accoglienza ZERO, praticamente si da fastidio (non sono frontaliere, ma la maggior parte figlie di italiani immigrati). Con Zalando evito tutto questo schifo; perché non c'è cosa peggiore che, vorrei spendere dei soldi nel tuo negozio ma do FASTIDIO. Poi, la signora in questione, promotrice della manifestazione è titolare di un negozio che vende bottoni, grembiuli, cuscini... insomma roba di questo genere; dunque, defilarsi un po' dal centro se gli affitti sono cari no??? E questo è ancora niente, qualche mese fa, di domenica, ero di passaggio dalle parti di Reggio Emilia e abbiamo deciso di uscire dall'autostrada e fare un giro in centro. Ebbene alle 14:30 era tutto chiuso, persino i bar con le serrande abbassate, nella piazza più grande pieno di gente sembrava ci fosse un evento, l'unica pecca è che erano TUTTI di etnia ROM, non c'era un italiano. Per farla breve, in Italia il governo ha fatto SLOGGIARE i suoi cittadini dalle piazze, e non solo a Reggio Emilia. Secondo me e tanti altri la macchia sta salendo sempre più verso di noi, e quando gireranno questi individui in maggioranza nei nostri centri i signori proprietari di negozi non si lamenteranno più, perché non avranno più niente.

spank77 7 anni fa su tio
Non ho mai capito se il prezzo di acquisto di un capo firmato viene pagato uguale dal venditore in Europa o in Svizzera. Se così non fosse non sarebbe possibile unirsi "minacciare" le grandi marche o importatori ? Il piccolo commerciante non conta ma l'insieme fa la differenza ! Anche i comuni trovo che dovrebbero mettere dei freni sul prezzi degli affitti degli spazi commerciali o aiutare (diminuendo tasse di chi mette a disposizione spazio commerciale a prezzo ragionevole per esempio). Comunque se consola anche qui in Svizzera interna i piccoli commerci faticano a campare...la Svizzera ha il vantaggio-svantaggio di essere piccola e quindi molti vanno al confine a Nord o ad Est per fare acquisti...

tribulo 7 anni fa su tio
Negli ultimi 15 anni l'offerta commerciale a Castione e S. Antonino è aumentata drasticamente, e di conseguenza il centro città si è svuotato. I posteggi in città sono aumentati con i due autosili, e sono a pagamento, come in ogni altra città, e probabilmente è giusto così. La disoccupazione in ticino è tutto sommato stabile, il nostro potere d’acquisto anche, i frontalieri sono una scusa. Semplicemente ci viene più comodo far la spesa nel centro commerciale (che è pieno) che in centro città (che è vuoto).

MAGRAU 7 anni fa su tio
Conosco a mena dito la situazione a Bellinzona, questa azione non porterà nulla, facciamola ma la estenderei su più giorni. Una settimana o due. Non è la luce che porta la gente nelle vie di Bellinzona. In centro ci sono troppi uffici cantonali, poche unità abitative, la sera la gente se ne va e il centro è veramente vuoto. Senza dimenticare certi amici che si ostinano a voler vivere nel silenzio contemplativo da eremo in contemplazione . Tutta la pianificazione di Bellinzona è sbagliata da almeno 30 anni, il problemino non si risolve in poco tempo. Oramai fa parte della nostra cultura, a Bellinzona ci si annoia PUNTO Ma non se la passano bene neppure a Lugano che segue l’esempio. Dategli ancora 3 – 4 anni e semplicemente dopo le 19:00 potete girare nudi con 1000 CHF incollati tra le ciappette e non se ne accorge nessuno. Esperimento già fatto Paradiso - piazza Manzoni ore 22:00 – arrivo 22:23 CHE DESOLAZIONE

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
Ci vorrebbero cartelli lungo il confine con scritto "prima i nostri" per tutti i simpaticoni che vanno a fare la spesa in Italia e che spesso votano populista. Così magari inziano ad essre un po' coerenti e magari i nostri commercianti posso ingaggiare un giovane del paese o uno della "gente" che fa fatica a tirare fino alla fine del mese.

Tiger 7 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Dall'alto della tua intelligenza, probabilmente ti sfugge che una grande fetta di coloro che vanno periodicamente a fare la spesa grossa in Italia, è fatta di gente che, se dovesse fare la spesa unicamente in Ticino, mangerebbe solo due, massimo tre settimane al mese. Oltre ad avere paghe basse o non guadagnare niente, dovrebbero anche morir di fame, o andare al Tavolino Magico? Ma capisco che il mio è un discorso populista, da ignorante e/o da osteria...

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Chi ha i mezzi e un buon margine a fine mese non va in Italia per risparmiare una cinquantina di Euro (tolta benzina e spese viaggio). Purtroppo qui si tratta sempre di arma a doppio taglio: stipendi al ribasso (TI) ==> Poter acquisto ridotto limitato ==> acquisti estero (Italia) ==> meno vendite sul territori Ticinese ==> stipendi al ribasso (TI) ==> Poter acquisto ridotto limitato ==> acquisti estero (Italia) ==> meno vendite sul territori Ticinese ==> stipendi al ribasso (TI) ... e cosi via all'infinito. La catena deve essere interrotta. In primis chi dispone dei mezzo finanziari dovrebbe farsi un'esame di coscienza e chiedersi se non è il caso aiutare il commercio Ticinese. Secondo gli stipendi al ribasso vanno fermati per aumentare il potere di acquisto (e questa è sicuramente la soluzione più complicata perchè dipende fortemente dalla concorrenza "involontaria" della vicina Italia per il caso Ticino.

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
E' un circolo vizioso...con gli introiti attuali i commercianti non possono permettersi manodopera locale soprattutto se i locali fanno la spessa all'estero. In più il cambio attuale con l'euro ci penalizza e se non ci fosse l'euro con la lira la situazione cambio sarebbe ancora peggiore.

tribulo 7 anni fa su tio
Risposta a Tiger
ma allora così si giustificano anche quei datori di lavoro che assumono solo frontalieri per "stare a galla". anzi, ancora di più, di fatto, in ticino ci sono ben più fallimenti che morti di fame. Quindi, tutto sommato, RE non ha torto.

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a tribulo
E il cantone che deve intervenire. Giocare con le tasse - a favore dei commercianti o aziende - potrebbe essere LA soluzione. Non penso che la percentuale di entrate varierebbe drasticamente...meglio "ridotto" che rischiare di avere "0". Ma probabilmente non c`è nessun con le "attributi" per esporre una proiezione / ipotesi di tale applicazione....

Equalizer 7 anni fa su tio
Risposta a tribulo
Questo è un bel punto, stare a galla, ma è giusto stare a galla a costa degli altri? Già perché se non trovava il frontaliere che lavora a metà prezzo chiudeva, e probabilmente questa sarebbe semplicemente una naturale selezione.Chiaro che bisognerebbe usare un solo metro per tutti altrimenti vincono sempre i farabutti.

Mr. White 7 anni fa su tio
E se per un semplice fattore ambientale, la luce dopo un certo orario venisse spenta più spesso? Non costa nulla, anzi...

Spitfire 7 anni fa su tio
Ma, magari, riflettere un attimo. Il ticinese non ha più soldi da buttare in empori, boutique e quant'altro. Forse perché il lavoro scarseggia e i disoccupati aumentano? E' come un gatto che si morde la coda. Non è tutto sbagliato quello che dice francox. Non assumono dipendenti locali che, a loro volta, non hanno soldi per andare nei negozi locali e per sbarcare il lunario si devono recare oltreconfine. Invece vengono assunti frontalieri che guadagnano una buona paga per gli standard italiani, ma che spendono comunque i soldi oltreconfine. E andiamo avanti cosi, ormai siamo già con un piede nel baratro. Manca poco. Quando poi la gente avrà, oltre ai borselli vuoti, anche la pancia vuota, non ci si meravigli se succederanno altre cose.

tribulo 7 anni fa su tio
Risposta a Spitfire
ma lei crede veramente che i ticinesi farebbero la fila per lavorare come commessi nei negozi? la maggior parte di noi ha una qualifica professionale migliore (senza nulla togliere a nessuno), piuttosto stiamo in disoccupazione finché qualcosa salta fuori.

Spitfire 7 anni fa su tio
Risposta a tribulo
Ma la disoccupazione non è eterna forse è un dettaglio di cui non tieni conto. E ci sono dozzine di venditori (o commessi come li chiami tu) ticinesi che non hanno lavoro perché costano troppo e che sono a carico della disoccupazione. Sono certo che lavorerebbero volentieri nei negozi, visto che è la loro professione.

francox 7 anni fa su tio
Se i commercianti assumessero residenti avrebbero degli potenziai acquirenti, invece assumono frontalieri, che da noi non bevono nemmeno il caffè. Avete contribuito a innescare una rogna, adesso grattatevela!

franco1951 7 anni fa su tio
Risposta a francox
Ti pareva che non fosse colpa dei frontalieri. Se a un ticinese viene il mal di pancia la colpa è dei frontalieri. Gli stessi, poi, che denigrano i frontalieri sono gli stessi che corrono a fare la spesa in Italia, e ne conosco a bizzeffe. Basta guardare qualsiasi supermercato fuori confine Ed è per questo che i negozi chiudono. Quindi basta con questa storia dei frontalieri. Dimenticavo, sono ticinese!

francox 7 anni fa su tio
Risposta a franco1951
Legga bene. La colpa è di chi assume frontalieri e lascia a piedi i ticinesi. Esattamente come chi in Italia non assume autisti italiani ma solo rumeni. E giusto anche quello secondo lei?

Neuronestanco 7 anni fa su tio
che bella idea le luci spente la notte di halloween !!! saranno tutti felicissimi! è pur certi che lo scopo per cui viene fatto non verrà considerato! se nei centri delle città non bisognerebbe pagare 20.- di autosilo per mezza giornata di spese nei negozi magari ma dico magari ci sarebbe qualche persona in più a fare compere

snowboarder 7 anni fa su tio
Se i commercianti cominciassero a tenere aperto il proprio negozio sul mezzogiorno, dove notoriamente vi sono più persone in giro per il centro sarebbe già un gran passo avanti...

Arciere 7 anni fa su tio
È inutile tentare di colpevolizzare il signor Pincopallino con i vostri piagnistei se gli affari vanno male. Il cittadino non ha missione di reggere il commercio locale, non siamo Madre Teresa. Se non funziona ci sarà una ragione. Potrebbe essere che semplicemente si comincia a spendere meno in inutilità o beni non veramente necessari. I commercianti auspicano naturalmente consumismo a oltranza, ma forse le cose stanno cambiando pian pianino, ed è sano che sia così. Da verificare inoltre la qualità del servizio, l'accoglienza, spesso scarsi in certi negozi. I prezzi poi. I commercianti di Via Nassa, per esempio, avrebbero torto di piagnucolare, con le loro etichette da manicomio. Va bene, fate pure il muso, fate sciopero e spegnete le luci il 31 ottobre, tanto è Halloween e la gente penserà che è per mettere l'atmosfera. E personalmente me ne sbatto.
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