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CANTONEIl Ticino lancia SocialCar: l'app che rivoluzionerà i vostri trasporti

26.09.16 - 16:26
Al via il progetto pilota: in dieci località europee si proverà a integrare il trasporto pubblico con il car sharing. Obiettivo: ridurre il traffico, aiutare l'ambiente e risparmiare tempo.
Foto SocialCar
Il Ticino lancia SocialCar: l'app che rivoluzionerà i vostri trasporti
Al via il progetto pilota: in dieci località europee si proverà a integrare il trasporto pubblico con il car sharing. Obiettivo: ridurre il traffico, aiutare l'ambiente e risparmiare tempo.

MANNO - È possibile ridurre il traffico sulle strade? Tagliare le emissioni di inquinanti, abbattere i consumi? Migliorare la propria esperienza di viaggio quotidiana, per esempio lungo il tragitto casa-lavoro, ottimizzando tempi e costi? A queste domande, e a qualche altra, tenterà di rispondere nei prossimi mesi SocialCar: un progetto promosso dall'Unione Europea che, tramite un'app dedicata, mira a integrare trasporto pubblico e privato, combinando la praticità dell'auto alla comodità di treni o autobus. 

E a rendere il car pooling «da individuale a collettivo», osserva Francesca Cellina della Supsi: coinvolta in una sperimentazione che interessa contemporaneamente altre nove località europee (Brescia, il Lazio e Torino in Italia, Bruxelles per il Belgio, Edimburgo nel Regno Unito, Lubiana in Slovenia, Lussemburgo, Skopje nella Repubblica di Macedonia e Zagabria in Croazia) e che vede il Ticino fra i partner più significativi, protagonista di tutte e tre le fasi di test che si susseguiranno fino a novembre 2017: in vista di un rilascio al pubblico dell'app che, oggi, è ancora in fase di studio.

Questionari e workshop indirizzati a un gruppo ristretto di persone, 20-30 massimo, individueranno entro la fine della prossima primavera se e quali migliorie apportare all'idea, prendendo in esame fruibilità e potenziale accoglienza sociale. Nel frattempo, in cinque località sulle dieci pilota, si procederà con una simulazione tramite modelli matematici degli impatti che un utilizzo esteso dell'app potrebbe avere sul traffico. Ma, soprattutto, la si calerà nella vita reale, dopo aver individuato un bacino di un centinaio di persone, 200 nella migliore delle ipotesi, disposte a provarla nel quotidiano: e in questo caso il Ticino sarà una delle tre realtà appena, con Edimburgo e Bruxelles, chiamate a partecipare. 

Due le possibili difficoltà che ci si potrebbe trovare a dover superare: «Reclutare le persone - spiega Francesca - e tenerle con noi, in modo da mantenere la necessaria massa critica». Per questo si collaborerà anche con la società Planidea di Canobbio, già attiva con MobAlt nello sviluppo di opzioni di mobilità sostenibile sul territorio. Gli utenti selezionati avranno il compito, presumibilmente tra aprile e luglio, di valutare con la propria esperienza personale come una modalità di trasporto più flessibile e multi-modale possa essere accolta dal pubblico.

Una volta a regime, basterà inserire nell'app orario, punto di partenza e luogo d'arrivo per ricevere indicazioni sulle varie combinazioni utili a raggiungerlo, dal trasporto pubblico al passaggio offerto da un altro membro della comunità SocialCar: con possibilità di prenotarlo direttamente. L'intento, ambizioso, è di «cambiare le abitudini dell'automobilista, risparmiando tempo e risparmiando l'ambiente». Dovesse riuscire, il Ticino avrà avuto il merito di fare da apripista. 

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COMMENTI
 

vulpus 7 anni fa su tio
Uno dei tanti progetti che sfruttano la digitalizzazione delle informazioni. Ne esistono a bizzeffe , proposte dalle aziende di trasporto e non. Hanno pochissima influenza sull'utenza. Ridurre il traffico? Ma quale? È un pò come voler discutere di immigrazione di massa, e poi non si sa se parlano di emigranti o di frontalieri.Cambia naot

driver1973 7 anni fa su tio
Cose già viste. Niente di nuovo
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