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CANTONEAggregazioni, Gobbi incontra i sindaci del Locarnese

30.08.16 - 15:31
il Di incontra i rappresentanti dei comprensori in cui erano emerse le maggiori contrarietà
Aggregazioni, Gobbi incontra i sindaci del Locarnese
il Di incontra i rappresentanti dei comprensori in cui erano emerse le maggiori contrarietà

BELLINZONA - All’indomani della decisione del Tribunale federale sull’iniziativa costituzionale «Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona» – che ne ha confermato l’irricevibilità – il Cantone ha riattivato l’allestimento del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA).

In vista della seconda fase di consultazione, che sarà avviata nei prossimi mesi, il Dipartimento delle istituzioni ha così organizzato una serie di incontri con i rappresentanti politici dei comprensori in cui – nella prima fase – erano emerse le maggiori contrarietà, per valutare possibili varianti agli scenari proposti inizialmente.

Per quanto riguarda l’area urbana del Locarnese, il PCA prevedeva nella prima fase l’unione dei 15 Comuni compresi fra Cugnasco e Brissago, due dei quali (CugnascoGerra e Lavertezzo) limitatamente alle rispettive frazioni sul piano. L’ipotesi aveva suscitato reazioni contraddittorie – dall’adesione al rifiuto – e fatto emergere proposte alternative difficilmente conciliabili.

Dando seguito a una parte delle indicazioni formulate dai Comuni locarnesi nella prima fase di consultazione, durante l’incontro odierno il Dipartimento delle istituzioni ha presentato una variante che consente di rispettare la sostanza degli obiettivi del PCA,
individuando tre possibili comprensori all’interno dell’agglomerato suddivisi nel rispetto della loro coerenza funzionale:
- «Città»: Locarno (senza Gerre), Losone, Muralto, Orselina, Minusio, Brione s/Minusio, Mergoscia, Tenero-Contra.
- «Lago»: Ascona, Ronco s/Ascona, Brissago.
- «Piano»: Gordola, Lavertezzo (piano), Cugnasco-Gerra (piano), Quartiere Gerre di Sotto di Locarno.

Per il Comune di Terre di Pedemonte si tratterà, per contro, di valutare il futuro tenuto conto del contesto generale.

Su questi scenari i Municipi potranno ora pronunciarsi entro il 15 ottobre 2016.

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