La sezione ticinese prende posizione sulle misure d'urgenza da mettere in atto in caso di forte inquinamento proposte da Zali. «Non risolverebbero in nessun caso il problema»
RIVERA - Il TCS Sezione Ticino - con una nota odierna - ha preso posizione in merito alla consultazione richiesta dal Dipartimento del Territorio sulla proposta di misure d’urgenza da mettere in atto in caso di superamento dei livelli di polveri fini e agenti inquinanti. «Siamo contrari alle targhe alterne e alle domeniche senz’auto che non risolverebbero in nessun caso il problema. Al contrario serve una strategia globale a lungo termine».
Il TCS era stato invitato, insieme a tutti i Comuni e a numerose associazioni di categoria, ad esprimersi sulla proposta di modifica del decreto esecutivo. Esso - ricordiamo - prevede nuove soluzioni da mettere in vigore nel caso in cui venissero superate le soglie limite di inquinamento durante il periodo invernale. Nello specifico sono stati concepiti 5 livelli d’intervento, che scatterebbero a seconda della gravità degli indici d’inquinamento, alcuni dei quali già previsti dall’attuale normativa in vigore. Tra di essi vi sono quelli tanto discussi sulla «circolazione a targhe alterne» e sul blocco totale del traffico domenicale.
«Misure inique che penalizzano gli automobilisti ticinesi» - «Valutando attentamente le proposte fatte, tenuto conto che il traffico veicolare di merci e passeggeri incide per il 18% sulle sostanze inquinanti, consideriamo assolutamente inique le misure proposte al Dipartimento. Ci sentiamo di difendere gli automobilisti ticinesi che sarebbero la categoria maggiormente colpita dal nuovo decreto, ma a torto, in quanto è molto difficile definire con precisione le fonti reali di inquinamento atmosferico da PM. Con queste misure, altri settori molto incisivi, come ad esempio l’industria e l’agricoltura che insieme incidono per oltre il 50%, non sarebbero minimamente toccati da privazioni o limiti di alcun genere» - sottolinea il TCS.
«Soluzione già provata con scarsi risultati» - «Targhe alterne e domeniche senz’auto - ricorda il Touring Club ticinese - erano già state sperimentate anni fa, sia in Svizzera che all’estero, con scarsissimi risultati». Ci sono diversi precedenti che provano che tali misure non portano a benefici rilevanti in materia d’inquinamento».
Altri fattori - Il TCS rileva due principali fattori indiretti che causano inquinamento nel nostro Cantone: la posizione geografica e il consistente transito quotidiano di lavoratori e viaggiatori sull’asse nord-sud.«Entrambe le misure non potrebbero essere applicate sul tratto autostradale - in quanto strada di competenza federale - di conseguenza il traffico di transito non sarebbe minimante toccato da queste». Inoltre - continua il TCS - imporre ai ticinesi di spostarsi a targhe alterne non causerebbe nient’altro che ulteriore caos e disagi per aziende e lavoratori, mentre lasciare a casa l’auto la domenica servirebbe a poco dal momento che i 75'000 frontalieri, in ogni caso, sono sulle nostre strade dal lunedì al venerdì».
«Ok all'80 all'ora» - Il TCS si dice invece d’accordo sul mantenimento della misura degli 80km/h in quanto si tratta di una misura equa per gli automobilisti, che va a colpire tutti indistintamente ed è facile sia da mettere in atto sia da controllare. «Riteniamo però, che quando l’80km/h viene messo in vigore per ragioni ambientali, l’automobilista debba ricevere una sanzione ma non debba incorrere nel codice della legge sulla circolazione e rischiare il ritiro della patente di guida».
«Non penalizziamo ulteriormente gli automobilisti ticinesi» - Il TCS chiede pure al DT che, allo scattare della misura dell’80km/h, venga attuata anche la misura dei trasporti pubblici gratuiti per tutti, quale misura fiancheggiatrice, atta a rafforzare l’effetto di abbassamento del livello degli agenti inquinanti. «La strada giusta da percorrere non è certamente quella di andare a penalizzare ulteriormente e nuovamente gli automobilisti ticinesi, e in modo particolare i residenti del Mendrisiotto, ma bensì quella di studiare una strategia a lungo termine efficace, che prenda in considerazione diverse misure, tutte le fonti d’inquinamento e che preveda una prevenzione efficace e costante nei confronti della popolazione».